21/06/2008: Aggiornamenti dal CPT di Torino
15 giugno. Sul far della sera un piccolo gruppo di antirazzisti inscena un presidio-lampo sotto al Cpt. Musica, mortaretti, fischietti e battiture fino all'arrivo dei Carabinieri. Da dentro, come sempre, una buona risposta: fischi ed urla. Si scopre però che, in mattinata, ci sono stati altri due rimpatri, anche questa volta eseguiti grazie ad un sotterfugio, giacché i due sono stati chiamati fuori dalle gabbie "per una visita medica" e, soprattutto, giacché mai si era vista prima una espulsione domenicale. Anche questi due erano testimoni della morte di Hassan.
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Malato di cuore: picchiato ed espulso.
C'è arrivata notizia solo adessa che il recluso del Cpt che la settimana scorsa aveva fatto lo sciopero della fame perché, in quanto cardiopatico, voleva essere curato, è stato prelevato questa mattina dalle gabbie. È in corso il suo rimpatrio (rimpatrio è un eufemismo, perché c'è il forte rischio che lo stiano portando in una "patria" sbagliata). Tra l'altro, aveva denunciato dei seri disturbi ad un orecchio, in seguito a forti schiaffi ricevuti mentre era ammanettato.
Non sappiamo se - materialmente - sia ancora nell'aeroporto di Malpensa oppure se sia già in aereo.
In ogni caso è il caso di mobilitarsi in tanti contro questo, ennesimo, sopruso.
Visto che oramai buona parte dei numeri che avevamo comunicato per protestare sono bloccati, telefonate e fate telefonare a: Pier Francesco Liguori, funzionario della Croce Rossa Militare: un po' sotto Baldacci. (011-882496.)
Enac Malpensa. L'ente che controlla e gestisce il traffico "civile" all'aeroporto: le espulsioni sono incivili! (02-74867702)
Ps. Non sappiamo quale compagnia aerea stia collaborando a questa
deportazione. Chi avesse notizie le faccia circolare
17/06
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18 giugno: Ennesima, vergognosa espulsione
Questa mattina due ragazzi si sono ribellati quando hanno saputo che dovevano essere espulsi. Li hanno rinchiusi in un gabbiotto e, anche se non sono stati ancora identificati, verranno deportati in chissà quale paese...
Alle ore 12.00 i due ragazzi escono dal Cpt di Torino su una camionetta della polizia, diretti probabilmente a Malpensa. Non sappiamo quale compagnia aerea stia collaborando a questa deportazione. Chi avesse notizie le faccia circolare.
Chiamate: L'Enac Malpensa. L'ente che controlla e gestisce il traffico "civile" all'aeroporto (02-74867702)
Come al solito dichiarano di non essere responsabili e che il problema non è di loro competenza ma loro devono garantire la qualità dei servizi resi all'utente e la tutela dei diritti del passeggero!! L'espulsioni sono incivili!
e il Cpt di torino al numero: 011 5588778
Chi non ha la possibilità di chiamare può comunque scrivere email alla Croce Rossa al seguente indirizzo: cr.piemonte@cri.it
Fatevi sentire e fate girare il piu possibile le notizie.
18/06
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Espulsioni, resistenze e mobilitazione antirazzista
Proviamo a raccontarvi di nuovo questi due giorni dentro al Cpt di Corso Brunelleschi, aggiungendovi particolari che sul momento non ci erano noti.
Intanto, l'espulsione di ieri. Il ragazzo espulso ieri è il recluso, cardiopatico, che aveva fatto lo sciopero della fame la settimana passata e che aveva denunciato disturbi seri all'udito a causa dei forti schiaffi ricevuti dalle guardie. La sua storia ve l'abbiamo raccontata qui, ed è stata raccontata anche da peacereporter (http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idart=11298).
Quello che ieri non sapevamo è che al momento dell'espulsione lui ha provato a ribellarsi e si è tagliato i vestiti, rimanendo nudo. Quindi c'è stata tensione, resistenza: non ne sappiamo molto di più, ma pare che ieri pomeriggio ci siano stati degli interrogatori, dentro al centro, su questo fatto (non sappiamo curati da chi, e in che modo).
L'espulsione di questo ragazzo senza nome è un fatto particolarmente grave: è ammalato, ha un figlio qui e non siamo neanche sicurissimi che l'abbiano rimpatriati nella "patria" giusta.
Leggiamo da indymedia piemonte (http://piemonte.indymedia.org/article/2340) che stanotte c'è stato un rumoroso presidio là fuori: questa è una cosa buona, che va ad aggiungersi alla pressione costante che invitiamo ad esercitare telefonando a chi - in una maniera o nell'altra - è complice delle espulsioni. Queste piccole iniziative "via telefono" sono importanti e stanno creando non pochi problemi dall'altra parte della barricata: linee bloccate, paranoie, gente che cambia numero. È una piccola strada aperta.
Oggi, come sapete, due altri rimpatri. Anche questa volta i clandestini si sono rivoltati e hanno fatto casino. Un gruppo di compagni, in più, è riuscito ad arrivare di fronte all'ingresso di via Mazzarello ed è riuscito a farsi sentire. Questa volta per tempo, perché hanno potuto salutare gli espulsi sulla camionetta: troppo pochi per bloccare l'espulsione, ma abbastanza per mobilitare macchine e macchine della polizia. È tragico veder portare via della gente, chiusa dentro ad una camionetta. Ma sta a noi far sì che, a forza di costanza e determinazione, la parola "libertà" smetta di essere uno slogan e diventi una promessa.
A presto
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Ultimissime dal Cpt: poliziotti e cani nelle gabbie
Una notizia ancora da dentro le gabbie: dopo le espulsioni di questa mattina c'è stata una perquisizione, con i cani, dentro alle stanze di tutti i reclusi. Sarà mica una intimidazione?
Vi ricordiamo il numero del Cpt: 011 5588778.
A prestissimo
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Presidio a casa Calvano e nuove minacce dentro al Cpt
Casa Calvano, 18 giugno. Nel pomeriggio un gruppo di rumorossisimi antirazzisti, armati di faccia tosta, pentole, fischietti e microfoni, si ritrova di fronte al civico 65 di via XX settembre, dove risiede Antonino Calvano, presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa. Costui - diretto superiore di Antonio Baldacci - non si è fatto vedere, non ha risposto agli inviti a dire la sua su quanto succede ogni giorno nel Cpt di corso Brunelleschi. Ma molta gente si è fermata a chiedere e ad ascoltare, al punto che le forze dell'ordine sono state costrette ad intimare ai manifestanti di sciogliersi. Alle parole sono presto seguiti i fatti: gli antirazzisti sono stati circondati da Digos e uomini dell'antisommossa, gli striscioni staccati e gettati sprezzantemente addosso ai manifestanti, sotto gli occhi di tanta gente che, forse, si è chiesta perché la polizia avesse tanta paura delle parole.
"Tu non ci sarai", 19 giugno.
Alcuni giornalisti sono entrati nel Cpt per intervistare i detenuti. Alla domanda "che cosa mangiate?" i detenuti hanno risposto "psicofarmaci". Una volta spente le telecamere, una donna che lavora all'interno del Cpt, non si sa se con una divisa bianca, blu, o verde mimetico, ha minacciato uno degli intervistati dicendogli: "tu parli troppo, anche al telefono. E la prossima volta che ritorno, tu non ci sarai". E non si tratta certamente di un augurio di pronta scarcerazione.
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Questa mattina, all'alba, quattro "ospiti" di Corso Brunelleschi sono stati tirati giù dalle brande per essere espulsi. A uno di loro hanno spaccato il cellulare per evitare che telefonasse all'esterno per avvertirci. Oggi è venerdì, un giorno nel quale solitamente non avvengono espulsioni: è evidente che polizia e Croce Rossa si sentono in difficoltà, e per lavorare tranquillamente si trovano costrette a cambiare abitudini e protocolli.
Ancora oggi, per protestare, in molti hanno chiamato l'Enac di Malpensa (02-74867702) e il Cpt (011-5588778), o hanno scritto alla cr.piemonte@cri.it.
È una buona idea: facciamolo ancora.
20/06
ilsalasso@gmail.com
http://www.autprol.org/