15/06/2008: Aggiornamenti da Torino... CPT e altro


10 Giugno. Verso le 15.30 un nutrito gruppo di poliziotti - in divisa e in borghese - inizia a schierarsi nel quadrilatero compreso tra corso Vittorio, via Nizza, via San Pio V e via Saluzzo. Alcuni antirazzisti di passaggio li notano e quando vedono che ad accompagnare gli sbirri ci sono anche le telecamere della RAI non hanno più dubbi: si sta preparando una retata. Dopo un giro di sms per avvertire più gente possibile, alcuni di loro cominciano a girare per tutto il quartiere tentando di disturbare le operazioni. Armati di megafono e fischietti distribuiscono volantini, avvisano i clandestini, tengono impegnati gli sbirri. Alla fine il bottino degli uomini del commissariato Barriera Nizza è piuttosto magaro: soltanto 5 immigrati vengono caricati sulle camionette. Da segnalare la positiva reazione di alcuni abitanti di San Salvario, indignati per l'ennesimo rastrellamento, e di molti immigrati regolari - che hanno capito al volo la situazione e hanno avvertito i propri parenti senza documenti. Tre abitanti del quartiere, al contrario, hanno insultato gli antirazzisti e li hanno accusati di «proteggere gli spacciatori». Su Torino Cronaca la retata-spettacolo viene spacciata come un'importante operazione di controllo di ristoranti e case

Fonte: macerie

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Nella mattinata di ieri (giovedì 12 giugno), tre detenuti della sezione in cui è morto Hassan sono stati presi dalla polizia e portati fuori dal centro. "Per interrogarli", hanno detto le guardie. In effetti, a venti giorni di distanza dalla morte di Hassan, non esiste ancora alcuna versione ufficiale dei fatti, non si sanno i risultati dell'autopsia, non si ha alcuna notizia di inchieste o interrogatori. Niente di niente.
Era plausibile, dunque, che avrebbero incominciato prima o poi ad interrogare chi quella notte c'era. Sta di fatto che i tre al centro non ci sono più tornati. Solo oggi i loro compagni di prigionia hanno scoperto che sono stati rimpatriati. Non è chiaro se, prima dell'espulsione, siano stati interrogati o meno. Una truffa per tenere tutti - dentro e fuori - calmi e buoni.
Esattamente come la promessa delle autorità di non espellere i testimoni di quella notte.
Nonostante questi rimpatri, il numero degli internati nel Cpt è salito ad 80 persone.

Sab, 14/06/2008
fonte: macerie

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Nella serata del 12 di giugno, una decina di personaggi nerboruti parcheggia le proprie auto di fronte alle baracche di via Germagnano, uno dei "campi" torinesi dove risiedono centinaia di rumeni, non solo Rom.
Se la prendono con il primo che incontrano, malmenandolo, minacciano di bruciare il campo, poi riprendono le auto e se ne vanno. I contorni di questa aggressione, che ci è stata raccontata da chi l'ha subita, non sono ancora chiarissimi.
Quello che è chiaro, però, è che bisogna stare sempre all'erta.
Vi aggiorneremo non appena ne sapremo un po' di più.

ilsalasso@gmail.com

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Nella matinata di oggi [12/06] ci viene comunicato dai detenuti del C.P.T. di corso Brunelleschi, che il numero dei detenuti in questi giorni è aumentato, dai sessanta detenuti di due settimane fà, si è giunti ad una settantina in questi giorni.
Le espulsioni sembrano bloccate.
Nella sezione blu e nella sezione rossa del C.P.T si sta in sei persone per "stanza".
Il detenuto in sciopero della fame è stato portato in ospedale nella notte tra il 9/06/2008 e il 10/06/2008, ha riniziato a mangiare, ma lamenta ancora dei malesseri, poichè da quando è stato ammanettato per essere portato in infermieria e schiaffeggiato "affinchè riprendesse i sensi", ha un brusio continuo all'interno dell'orecchio.

http://www.autprol.org/