15/06/2008: Aggiornamenti sul compagno Mauro Rossetti Busa


In data 09/06/08, Mauro ha scritto raccontando del processo che ha avuto la mattina stessa a Roma, in riferimento a fatti risalenti al 2002; è accusato di aver rivolto minacce all'ex ministro della (in)giustizia Castelli, a Bossi, Berlusconi e all'ex direttore del Messaggero Paolo Gambescia (oggi iscritto nelle liste di Forza italia), oltre che di aver condiviso le ideologie delle BR e l'uccisione di Massimo D'Antona.
Quel che fa più rabbia – oltre a questo "accanimento giudiziario" (lo stesso Mauro dice di essersi ormai "fatto il callo" a queste traduzioni speciali) – sono le modalità con cui questi trasferimenti si realizzano, modalità che, se già sono odiose di per se stesse, lo sono ancora di più quando si realizzano ai danni di un prigioniero gravemente malato come Mauro.
Nella lettera, racconta infatti di essere partito alle 6 di mattina da Napoli (l'udienza era fissata per le 11) e che, subito dopo il processo, alle ore 14, è cominciato il viaggio di ritorno verso Poggioreale. "E' massacrante viaggiare sui furgoni blindati stando dentro ad una piccola gabbia rannicchiato". Durante il dibattimento non gli sono state tolte le manette. E il processo è stato rinviato a settembre.
Mauro sta portando avanti con grande coraggio e dignità lo sciopero dei farmaci. La solidarietà è un'arma, usiamola! Scriviamogli, per rompere l'isolamento che gli impongono i suoi aguzzini.
Libertà per Mauro, libertà per tutt* i/le prigionier*!

"Gli uomini che si rifiutano di smettere di lottare possono solo vincere o morire – invece di perdere e di morire"

Un* compagn* solidale

Mer, 11/06/2008
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