15/06/2008: Aggiornamenti sulla situazione di Avni Er e Nazan Ercan, rinchiusa nel CPT di orino e a rischio di estradizione in Turchia
Cari compagni, comrades, genossinen, compañeros, yoldarlas...
Il 10 aprile il tribunale di Sassari ha concluso la sua decisione.
I giudici hanno rigettato la richiesta della Turchia per l’estradizione. Abbiamo vinto questa battaglia tutti insieme.
Voi siete diventati la nostra voce fuori dal carcere e avete dimostrato la vostra solidarietà anche, sotto la pioggia e la neve!
Avete protestato contro la barbarie dello stato fascista turco, contro i massacri e contro le ingiustizie che abbiamo subito.
Non ci avete mai lasciato soli!
Eravate con noi nella battaglia contro l’estradizione. Questa è una vittoria contro lo stato fascista turco e contro le ingiustizie.
Però come sapete c’è un decreto di espulsione per Zeynep e per me dal tribunale di Perugia. C’è ancora il pericolo per noi di essere consegnati in Turchia nelle mani degli aguzzini fascisti.
Crediamo che con la vostra solidarietà possiamo superare anche questo pericolo.
Vi ringraziamo tanto per la vostra solidarietà.
Vi saluto con il pensiero di poter ancora vincere tutti insieme.
A pugno chiuso
28 Aprile 2008, Roma
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Buongiorno
Cari compagni da ieri mi trovo di nuovo a Nuoro.
Come sapete in questi giorni aspettiamo la liberazione di Nazan. Se arriva qualche notizia me la potete comunicare, per favore. Anche io appena ricevo qualche notizia vi faccio sapere. C’è un brutto clima fuori. Però siamo fiduciosi, affronteremo le cose con la vostra solidarietà. Vi ringraziamo in anticipo. Cari compagni adesso mi devo fermare. Vi saluto tanto e vi mando un forte abbraccio.
A pugno chiuso Avni
Nuoro 05.06.08
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Abbiamo appreso da poco la notizia che Nazan Ercan (alias Zeynep Kiliç) è stata condotta dal carcere di Rebibbia al CPT di Ponte Galeria di Roma.
E il rischio come tutti sanno è che ora venga espulsa in Turchia, paese di cui è oppositrice politica e in cui la sua vita sarebbe a repentaglio.
Al momento non sappiamo altro e facciamo fatica a reperire informazioni.
Restare fiduciosi in attesa di vaghe soluzioni giuridiche e tenere quindi basso il livello di mobilitazione è una linea che non condividiamo e che non salverà Nazan dall’espulsione.
Occorre ricreare attorno a Nazan una rete di solidarietà che si attivi concretamente perché la sua vicenda abbia un impatto mediatico.
Nei CPT sono ammessi solo i legali, i parlamentari e le associazioni varie di tutela dei diritti dell’uomo. Ci rivolgiamo in primo luogo ad essi per chiedere che venga creata una delegazione che possa far visita nell’immediato a Nazan e che non escluda chi per i due compagni si è già mobilitato e continua a farlo.
Avni e Nazan nelle loro lettere ci incitano a proseguire nella lotta, chiedono la nostra solidarietà. Questo è il loro volere che tutti devono rispettare.
Ci rivolgiamo quindi ai compagni che in tutta Italia hanno già mostrato quanto la solidarietà possa fare mettendo su iniziative di denuncia, intervenendo presso i propri consigli comunali, fissando presidi.
Compagni e sinceri democratici, hanno contribuito a far sì che Avni non venisse estradato, dimostrando nella pratica quale linea è vincente e quale invece perdente.
L’invito è a fare ognuno e in ogni dove quanto è nelle proprie possibilità e a collegare le singole iniziative in modo da raggiungere una più ampia visibilità.
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Comunichiamo quanto abbiamo appreso direttamente da Nazan Ercan (Zeynep Kiliç) stamattina.
La compagna si trova attualmente a Ponte Galeria e lunedì prossimo, 16 giugno 2008, verrà decisa la convalida della sua permanenza all’interno del CPT o la sua rimessa “in libertà”
Per il 14 di luglio è prevista invece la discussione “della pericolosità sociale” di Nazan richiesta dai suoi avvocati per tentare di annullare l’espulsione associata al fine pena dalla Corte d’Appello di Perugia che il 23 gennaio 2007 confermò le condanne inflitte in primo grado. Nulla però esclude che si proceda ugualmente e in tempi rapidi all’espulsione. Occorre quindi mobilitarsi sin da subito.
Indiciamo presidi e iniziative di solidarietà in ogni città, chiediamo prese di posizione pubbliche contro l’espulsione di Nazan in Turchia!
14/06/2008
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Iniziative in sostegno di Nazan Ercan: contro l'espulsione di Nazan e contro il CPT di Torino e la Croce Rossa che lo gestisce
Presidio: lunedì 16 giugno dalle 17
piazza Palazzo di Città, davanti al municipio - Torino
Promuovono: Comitato Antifascista 18 giugno, Partito dei CARC Sezione di Torino
Lunedì 16 giugno ore 10.00
volantinaggio collettivo davanti all’Università Statale di Milano
Via Festa del Perdono 3 (Metro linea 1 - Missori)
Partecipiamo numerosi per dire NO all’espulsione di Zeynep!
Libertà per Avni e Zeynep!
Promuovono: Associazione Solidarietà Proletaria, Partito dei CARC Sezione di Milano e Sesto San Giovanni
Da Radio Città Aperta News:
Zeynep Kilic rinchiusa nel CPT di Ponte Galeria. Comitati e associazioni si mobilitano contro l'estradizione in Turchia
Roma, 13 giugno - E' ancora rinchiusa nel CPT di Ponte Galeria a Roma Zeynep Kilic, la cittadina turca liberata pochi giorni fa dal carcere di Rebibbia dopo aver scontato una condanna per reati di opinione legati alla sua attività di controinformazione sulla repressione operata dal regime di Ankara contro i movimenti politici e sociali di opposizione. Appena scarcerata, Zeynep Kilic non essendo in possesso di un permesso di soggiorno, è stata immediatamente condotta nel CPT in attesa che il magistrato decida la convalida o no del provvedimento restrittivo. Se venisse espulsa in Turchia la giovane cittadina turca non solo rischierebbe una pesantissima condanna penale, ma la sua stessa incolumità fisica sarebbe messa a rischio in un paese che secondo organismi internazionali e istituzionali di vario tipo pratica la tortura nei confronti degli oppositori politici. In queste ore numerosi comitati per la difesa dei diritti umani, associazioni di solidarietà con le organizzazioni della sinistra turca, giuristi e giornalisti si stanno mobilitando per impedire questo ennesimo atto di persecuzione nei confronti di una cittadina già pesantemente colpita a causa di attività di tipo esclusivamente politico e di opinione.
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380, 80133 Napoli – Italia
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