06/06/2008: Appello a tutti i compagni disponibili; Venerdì 6 giugno, ore 9.30 al Tribunale di Milano, Aula direttissime (ingresso dal retro del tribunale)


Sabato scorso, a Milano, si sono svolte le udienze di convalida degli arresti di 4 immigrati per cui il Pm aveva chiesto di inserire l'aggravante di clandestinità. In un caso, quello di un ragazzo cileno imputato per aver aggredito gli infermieri e i carabinieri al pronto soccorso dove era stato ricoverato in seguito a una rissa, l'avvocato della difesa ha sollevato l'eccezione di costituzionalità richiamandosi all'articolo 3 della Costituzione. Il giudice ha ritenuto "irrilevante" doversi esprimere già in quella fase del processo, dal momento che si trattava solo della convalida dell'arresto, e si esprimerà, pertanto, alla prossima udienza, fissata per domani, 6 giungo alle 9.30.

Anche gli avvocati di difesa degli altri imputati hanno dichiarato che solleveranno l'eccezione e quindi, probabilmente, domani più giudici dovranno esprimersi.
Saranno i primi casi in Italia. Per questo sarebbe importante seguire i processi sull'aggravante di clandestinità:

Quasi tutti parlano e aspettano di vedere che cosa farà il governo sul reato di clandestinità. Ma con il pacchetto sicurezza (composto da un decreto legge, da un disegno di legge e da alcuni decreti legislativi) è stata inserita anche l'aggravante di clandestinità, già in vigore dal momento che faceva parte del decreto legge. Nel decreto legge, infatti, viene scritto: "dopo il numero 11 dell'articolo 61 del codice penale è inserito il seguente 11 bis): se il fatto è commesso da soggetto che si trova illegalmente sul territorio nazionale". L'articolo 61 del codice penale è infatti quello che prevede le circostanze in base a cui si applicano le aggravanti comuni, mentre l'articolo 64 afferma che, in caso ci sia una sola circostanza aggravante la pena può essere aumentata sino a un terzo della pena che dovrebbe essere inflitta per il reato commesso.
Risultato: secondo il nuovo articolo, chi ruba un'automobile e non ha il permesso di soggiorno può essere condannato un terzo di più di chi ruba un'automobile ed è cittadino italiano o immigrato con permesso di soggiorno.

Insomma: la legge è uguale per tutti, salvo che per gli irregolari.

Ma "la legge è uguale per tutti, salvo che per gli irregolari" è qualcosa che stride con l'articolo 3 della Costituzione italiana che recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti la legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". L'essere irregolare è infatti una condizione personale.
Per questo, tutti aspettano di capire come eventualmente si pronuncerebbe la Corte costituzionale nel caso in cui dovesse decidere sull'eccezione di costituzionalità di tale articolo.
Nel caso in cui domani il giudice dovesse accogliere l'eccezione poi spetterà alla Corte costituzionale decidere.

Federica Sossi

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