24/05/2008: Grecia : infami attaccano Villa Amalias


Nella capitale greca, Atene, si è verificato l'ennesimo attacco ad uno spazio occupato. Negli ultimi due anni le forze parapoliziesche (soggetti con inclinazioni fasciste e principalmente componenti dei corpi di sicurezza) stanno reprimendo i diversi movimenti che esistono in questa città.
Il 16 maggio hanno cercato di danneggiare questi spazi sottratti all'abbandono e al capitale usando il fuoco come arma.
Questo si è ripetuto il sabato e nuovamente lunedì 19, danneggiando Villa Amalias, nel centro della città. Questo spazio con una storia di circa 20 anni, apparteneva all'università cittadina. Crediamo che questo sia una risposta agli attacchi che i compagni anarchici hanno realizzato negli ultimi giorni contro i commissariati di polizia. Una di queste azioni, apparse sulla stampa locale, ha portato all'incendio di cinque volanti.
Come risposta a questi attacchi fascisti si è formato un assembramento che dopo un'ora è partito in corteo, composto da circa 700 persone. La manifestazione si è svolta con tranquillità, tenendo conto che solitamente vengono effettuate numerose cariche. Sono state fatte diverse scritte, distrutte telecamere ed è stata attaccata la sede di un partito di destra.

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COMUNICATO DI VILLA AMALIAS: RIGUARDO IL PRIMO FUOCO, IL SECONDO E I LORO PERCHE'
Domenica 18 maggio intorno le 7.30 di mattina si verifica un incendio allo spazio occupato di Villa Amalias in via Heiden ad Atene; il fuoco prima di essere spento, causa danni materiali.
Immediata la solidarietà di centinaia di compagni-e che iniziano i lavori di riparazione dei danni.
Dopo quasi 30 ore intorno alle 13 del 19 maggio, un gruppo d'assalto di parastatali, dopo aver perlustrato la zona, attacca nuovamente con materiali infiammabili provocando un secondo incendio; tutto ciò in pieno giorno, in una strada tra le più frequentate della città. Anche questa volta la solidarietà é massiccia e i lavori di ristrutturazione iniziano immediatamente.
Questi due attacchi assassini alzano il livello di una serie di assalti che da qualche mese hanno come obiettivo spazi aperti politico-sociali, occupazioni, collettivi, coordinamenti territoriali, sedi di corporazioni lavorative.
Qesta violenza non é orfana.
Chi l'ha direttamente o indirettamente commissionata é lo stato. Gli ordinatori ed esecutori sono meccanismi parastatali che rispondono in modo vile all'azione di chi lotta per un mondo senza padroni e senza schiavi.
Villa Amalias, uno spazio socio-politico aperto, occupato, che da più di 18 anni funziona in modo autogestito e collettivo, racchiude, con la sua esistenza e la sua azione, tutte quelle caratteristiche che lo pongono nelle lista nera di questi infami.
Per loro non siamo altro che una spina al centro di questa città grigia.
Gli da fastidio ciò che siamo e ciò che facciamo. Del resto non é la prima volta che - in divisa o meno - giungono alla nostra porta. Gli da fastidio che in un mondo di miseria di massa, noi non facciamo i fatti e i comodi nostri, ma scegliamo di agire socialmente e viviamo collettivamente.
Gli da fastidio che per noi la solidarietà e la resistenza non sono PAROLE vuote da campagna elettorale, ma modi di vivere. Gli da fastidio che invece di essere proprietari e creditori, siamo occupanti. Gli da fastidio che invece di colpire gli immigrati scegliamo di stare a loro fianco. Gli da fastidio che non entriamo nel nulla luminoso dei mass media e del life style, ma scegliamo di esprimerci e creare con modalita' anticommerciali.
Gli da fastidio...
La lista potrebbe continuare all'infinito. Riteniamo che queste ragioni già bastano.

Se pensano di poterci spaventare, terrorizzare, isolare socialmente e farci sparire politicamente, non hanno capito niente. Nessuno ci può togliere ciò che in 18 anni stiamo creando. Siamo tanti e tante, diversi e diverse, siamo uguali. Abbiamo i motivi, abbiamo i modi e tutto continua!

INFAMI STATALI E PARASTATALI, SIAMO E SAREMO QUI

P.S.1 Agli esecutori fisici degli attacchi assassini: non esiste nessuna tana sicura per nessun topo di fogna.
P.S.2 Alla polizia greca: le vostre maschere sono già da tempo cadute. Che la vostra democrazia sia orgogliosa di voi.
P.S.3 Ai pretendenti "proprietari" che si affretteranno a ricordarsi della loro proprietà: questo spazio, così come lo abbiamo trovato abbandonato e semidistrutto e lo abbiamo ristrutturato dandogli vita, così lo rimetteremo a posto. Non vi fate venire l'acquolina in bocca.

OCCUPAZIONE VILLA AMALIAS
VIA AHARNON & HEIDEN

http://www.autprol.org/