23/05/2008: Milano, 25/5: riunione antirazzista
Sulla base dell’appello sottoscritto finora da una trentina di organismi antirazzisti presenti in diverse città, confermiamo la convocazione di una prima riunione per domenica 25 maggio, alle ore 15,30, presso il CSA Torchiera, P.le del Cimitero Maggiore (capolinea tram 14).
La riunione ha l’obiettivo di elaborare proposte concrete per cominciare a mettere in pratica i contenuti dell’appello.
Pur non essendo convocata come assemblea nazionale vera e propria, le disponibilità concrete che si sono già espresse, ci spingono a rafforzare l’invito a tutti coloro che intendono coordinare, da subito, gli sforzi per dare corpo ad una campagna nazionale.
L’ordine del giorno che proponiamo è il seguente:
1)Piano di lotta concreto contro il pacchetto sicurezza e i pogrom contro i rom
2)Sviluppo politico della campagna a livello nazionale
Per facilitare la gestione dei lavori chiediamo, se possibile, di confermare in anticipo la presenza alla riunione.
Via Adda non si cancella
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Appello per una mobilitazione antirazzista unitaria dal basso
Il governo dichiara guerra agli immigrati. Il centro-sinistra lo supera… a destra.
Fermiamo i nuovi pogrom prima che sia troppo tardi.
Il nuovo governo Berlusconi non ha perso tempo. In piena sintonia con il contenuto principale della campagna elettorale vittoriosa, vara l’ennesimo pacchetto sicurezza.
Obiettivo principale: colpire gli immigrati e... difendere la proprietà privata.
Espulsioni più facili per i cittadini comunitari senza lavoro, CPT trasformati definitivamente in carcere e prolungamento della detenzione fino a 18 mesi, esame del DNA per ottenere i ricongiungimenti familiari, poteri speciali a sindaci e prefetti per cancellare gli insediamenti rom, abusivi e non, militarizzazione dei territori: sono queste le misure fondamentali definite dal governo di centro-destra che non trovano nessuna opposizione a sinistra. Anzi. Le dichiarazioni del PD e dell’Italia dei Valori, del presidente della provincia di Milano Penati, di diversi sindaci di centro-sinistra, si allineano perfettamente a questa nuova ondata xenofoba e forcaiola cercando di recuperare i consensi perduti proprio sul tema della sicurezza.
E in questo clima di guerra dichiarata si riaffacciano i pogrom. I primi a farne le spese, come sempre, sono i rom. Dagli assalti “popolari” di Napoli, alle molotov di Torino, Novara e Milano, le comunità zingare sono colpite da attentati che mettono a fuoco le loro favelas minacciandone direttamente la vita.
Si tratta di un’offensiva razzista forse senza precedenti che trova pericolosi consensi anche in quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per rivoltarsi contro ben altri soggetti, e cioè contro i poteri forti e i suoi costanti soprusi sulle classi subalterne.
Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e disoccupazione, problema casa, distruzione dei servizi sociali ...problematiche sociali diffuse il cui responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il sistema capitalista, che continua a produrre super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e miseria dall’altra.
Le contraddizioni che schiacciano la maggioranza della popolazione crescono ma, evidentemente, questo non è sufficiente a costruire un’adeguata mobilitazione popolare schierata dalla parte giusta della barricata. Il crollo di ogni punto di riferimento utile per i proletari, frutto del tradimento totale della sinistra istituzionale e dei sindacati confederali, lasciano un vuoto che, per il momento, chi si batte per un rovesciamento totale del sistema e delle sue logiche, non è in grado di colmare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: strada libera per la crescita di un nuovo fascismo, istituzionale, squadrista e addirittura popolare.
Le ragioni per rilanciare la battaglia restano quindi invariate e anzi si approfondiscono. Occorre andare alla radice e lottare per respingere la trappola mortifera del razzismo. E’ fondamentale contrastare il tentativo dei padroni che lavorano per terrorizzare e ricattare le masse immigrate e quindi sfruttare meglio, che vogliono sviare i proletari italiani dai loro reali obiettivi di lotta, che vogliono dividere la classe lavoratrice ed evitare che si formi un fronte di lotta molto pericoloso per i poteri forti.
Rinnoviamo quindi il nostro appello per una mobilitazione straordinaria e permanente finalizzata a respingere il nuovo pacchetto sicurezza di Berlusconi-Maroni-Moratti, a sostenere in maniera militante l’autodifesa dei rom e di tutti gli immigrati sottoposti alla repressione razzista, a costruire un percorso di mobilitazione basato su una prospettiva di unità dei lavoratori e delle loro lotte, senza nessuna illusione nelle logiche politiche-istituzionali, ma confidando solo sulla propria capacità di organizzarsi dal basso e di lottare uniti per la difesa di comuni interessi di classe.
Su queste basi facciamo appello alle organizzazioni degli immigrati e alle loro comunità, ai comitati antirazzisti, alle organizzazioni sindacali dei lavoratori, ai movimenti di lotta, ai militanti internazionalisti e antifascisti per costruire un’iniziativa unitaria e permanente contro il pacchetto sicurezza, cominciando dall'impellente necessità di decidere forme di mobilitazione adeguate a contrastare fisicamente i nuovi pogrom.
VIA ADDA NON SI CANCELLA
viaaddanonsicancella@libero.it
http://www.autprol.org/