05/05/2008: Pensieri di un terzo-mondista non democratico (lettera dal carcere di Palermo)
Durante il secondo spoglio delle schede elettorali, nella sfida per la poltrona della presidenza degli Stati Uniti, tra Bush e Gore (NDR: per quelli che hanno la memoria corta, l’ultima battaglia ebbe luogo nello stato della Florida ma fu “democraticamente” decisa da una Corte Suprema filo-repubblicana in favore di Bush junior).
I mercati finanziari in pieno subbuglio non sapevano a che santo votarsi. Un economista dell’estremoriente fece una dichiarazione che venne riportata sul Time International di allora “non vi preoccupate, non è Greenspan è soltanto il presidente degli Stati Uniti” (NDR: Greenspan è l’ex padre-padrone della Federal Reserve Bank e del Santo Sepolcro del tasso di interesse mondiale).
Parafrasando, in Italia cosa cambiera?
Alla luce delle ultime elezioni, la domanda più pertinente che un cittadino possa porsi è: sarà un governo a sovranità limitata come lo è il suo elettorato? La risposta non sarebbe lusinghiera in un paese dove la scelta degli eletti è meramente simbolica. Dove un cittadino può beccarsi l’ergastolo a 18 anni ma non può scegliersi i suoi senatori o il suo presidente. Dove tutti gli organismi che contano si autoeleggono, autoregolano e autocontrollano (vedi: banche e ordini professionali e varie corporazioni). Dove un politico eletto per prendere una decisione importante deve prendere in considerazione FMI, OCSE, WTO, CONSOB, ABI e chi più ne ha più ne metta. Pardon! Mi sono perso per strada il voto dell’elettore...
Tutto questo è brutto detto da un terzo-mondista che potrebbe non riconscere una democrazia dal vivo ma che di totalitarismi se ne intende, modestamente.
Perciò dico che questo è fascismo annacquato, spogliato dalla voglia di conquista e vestito col “tiriamo a campare, a spese dei disgraziati, senza distinzione di razza o colore” (democraticamente).
L’unico punto soddisfacente è la sconfitta di questa pseudo-sinistra che gira con gli yacht, frequenta i salotti buoni della finanza (vedi UNIPOL) e veste giacche tweed e scarpe su misura. Si ricordano degli operai soltanto quando devono farsi eleggere.
In questo marasma politico una teoria ce l’avrei. La Lega ha vinto al nord. Cambierà lo statuto della cittadinanza. Darà la cittadinanza padana ai padani doc, ai meridionali darà la cittadinanza di seconda classe, agli extracomunitari quella di terza. Una sorta di repubblica spartana: 1) spartiati, 2) perieci, 3) iloti.
Vista la semplice legge dei numeri, i non padani sono più numerosi dei padani e finiranno per allerasi e vincere le elezioni. Lo so, è fantapolitica demenziale ma è sempre meglio di un ex comunista che cazza nel mare aperto in compagnia di uno speculatore bancario.
Parlermo, 16 aprile 2008
Bendebka L’Hadi
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