05/05/2008: Vittoria per gli i perseguitati del Sud Ribelle


Il processo al Sud Ribelle istruito dal Pubblico Ministero Domenico Fiordaliso della Procura del Tribunale di Cosenza, ispirato e nutrito dai teoremi del ROS dei Carabinieri diretti dall’immancabile Generale Ganzer (Generale assurto alla cronaca per un gravissimo procedimento penale per traffico di droga e collusione con la criminalità organizzata, istruito dal Tribunale di Milano, di cui non si sa più niente perché probabilmente insabbiato) promotore di molte altre inchieste contro comunisti, islamici, ecc., è finito con una sentenza che assolve i 13 compagni accusati di associazione sovversiva.
La sentenza emessa dalla presidente della Corte d'assise di Cosenza Maria Antonietta Onorati, conferma ancora di più il tentativo complottardo della borghesia, dei suoi uomini di governo di destra filoclericali e fascisti, così come i sedicenti democratici di sinistra, che hanno diretto politicamente l’operazione ROS-Fiordaliso, per attaccare una stagione di lotte, che ha segnato una importante fase della rinascita del movimento popolare di resistenza, contro i gruppi imperialisti del G8.
Contro i caporioni dell’imperialismo, nel 2001 a Napoli e a Genova, le masse scesero in lotta per additare i responsabili di milioni di proletari morti nel mondo, per la infinita guerra di sterminio non dichiarata (fame, malattie, distruzioni ambientali, disastri, incidenti sul lavoro, ecc.) e per le guerre vere fatte con armi micidiali e di sterminio di massa (Gas, fosforo, radioattive), contro i popoli e le nazioni oppresse, che resistono ai diktat politici e allo sfruttamento barbaro delle multinazionali. Per indicare i veri responsabili delle migrazioni di massa di milioni di uomini donne e bambini che lasciano le loro terre native alla ricerca di un luogo dove poter vivere senza patire la fame, le malattie e la disoccupazione. Per indicare i responsabili dei nuovi campi di concentramento in Palestina, le carceri della tortura sparse nel mondo, le condizioni dure d’isolamento che subiscono i prigionieri politici e tutti gli oppositori dei regimi sotto il controllo degli imperialisti.
Il risultato vittorioso della sentenza che ha scagionato i 13 imputati di Cosenza, giunto alla vigilia del 63° anniversario della vittoria della resistenza contro il nazifascismo, è principalmente il frutto della mobilitazione popolare. Una mobilitazione di elementi avanzati e coscienti che hanno scelto di non lasciare isolata la resistenza dei 13 perseguitati del PM Fiordaliso. Una vittoria politica del movimento di resistenza popolare contro la reazione borghese che alle elezioni del 13 aprile scorso ha rimandato ancora una volta al governo i fascisti, i razzisti, i mafiosi, i corrotti, i clericali e filosionisti della banda Berslusconi.
La lezione da trarre da questa sentenza è quella di sviluppare, di fronte all’arroganza liberticida borghese, la massima unità possibile con la costruzione del fronte comune di lotta contro la repressione.
Così come per tutte le operazioni repressive quali quella del PM Giovagnoli di Bologna contro la “carovana” del nuovo PCI, quella contro lo SLAI-cobas per il sindacato di classe della Procura di Potenza, quella del PM di Milano Boccassino contro i compagni del PC-pm o presunti tali, quella contro i compagni di A manca pro s’indipendentzia del Tribunale di Cagliari e altre innumerevoli inchieste contro il movimento comunista, sindacale, antifascista, anarchico e rivoluzionario in tutta Italia, vanno costruiti momenti di confronto per ottenere la massima unità, per sconfiggere l’ondata repressiva che da anni monta sempre più contro i centri d’organizzazione delle masse popolari e in particolare contro i loro elementi più attivi. Specie oggi che la banda Berlusconi si appresta a prendere nuovamente direttamente in mano le redini di comando delle istituzioni, occorre prepararsi alla resistenza più dura contro il suo programma securitario. Vista la definitiva assenza parlamentare di quel che resta della sinistra borghese (La sinistra l’arcobaleno) e la collocazione definitiva a destra del PD, c’è da aspettarsi nei prossimi mesi una nuova ondata maccartista, islamofobica e xenofoba ancora peggiore di quella condotta fino adesso.
Diamo continuità alla pratica della solidarietà, diamo slancio all’unità di classe, alla mobilitazione delle masse popolari, alla mobilitazione degli elementi democratici e progressisti che ancora credono nella democrazia nata dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo, per sostenere tutti i compagni e le compagne sottoposti nelle prossime settimane e mesi agli aberranti processi costruiti dai centri occulti e palesi della repressione borghese. Diamo più forza al movimento di resistenza contro la repressione che nei prossimi mesi dovrà affrontare la politica antipopolare e securitaria della banda Berlusconi.
Invitiamo tutti a partecipare in particolare alle mobilitazioni prossime che riguardano l’udienza preliminare contro i membri della “carovana” del n-PCI, che si terrà presso il Tribunale di Bologna il 13 maggio.
Continuiamo a sostenere i compagni del PC-pm durante le udienze del processo che si sta svolgendo a Milano. Le prossime udienze avranno luogo il 29 aprile e il 5 maggio.
Dopo la vittoria contro l'estradizione, continuare a sostenere e rafforzare la battaglia contro l’espulsione dei due prigionieri comunisti turchi Avni Er e Zeynep Kilic.
Sviluppare la solidarietà contro l’espulsione del palestinese Ibrahim Abdallah Fathayer, che ha scontato in Italia 20 anni di carcere e tre anni di sorveglianza speciale ed ora è rinchiuso nel CTP di Roma in attesa di decreto di espulsione.

Sviluppiamo la solidarietà di classe!
Organizzare e sviluppare il fronte comune di lotta contro la repressione!
Difendere e sostenere la resistenza dei rivoluzionari prigionieri e dei perseguitati politici!

26-4-2008
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380, 80133 Napoli – Italia

ass-solid-prol@libero.it

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