29/04/2008: Lettera di Mauro Rossetti Busa
Lettera di Mauro in cui aggiorna sulle sue condizioni di salute e sul proseguimento della lotta all'interno del carcere, sua e di Juan. La lettera risale al 20 di aprile, appena ci sarà possibile comunicheremo eventuali aggiornamenti.
Kampo di Poggioreale 20 aprile 2008
Vi scrivo per tenervi informati del mio bollettino sanitario. Il 9 aprile sono stato portato fuori dal carcere in ambulatorio ospedaliero per accertamenti sanitari. A quanto sembra, quello che preoccupa di più in questo momento non è tanto l’HIV, bensì l’epatite cronica C. Sono preoccupati per il fegato in quanto è molto gonfio e le transaminasi sono a 314. Quindi, suppongo che tutto questo forse sia dovuto al fattore dell’epatite B in contrasto con la C. In ospedale mi hanno fatto un prelievo del sangue per vedere se se ho anche l’epatite B. Farò sapere che risposte mi verranno date in merito. Sempre ammesso che le risposte sanitarie esterne e quelle interne non mi vengano date per metà e che altre si perdano per strada. Hanno anche voluto vedere la leucemia e la gastrite cronica nevrotica.
Per fare veri accertamenti più approfonditi bisogna che io sia ricoverato dentro un ospedale per tutto il (tempo) necessario che ci vuole per fare certi accertamenti e non in un giorno con andata e ritorno al carcere come hanno fatto. E’ questo che mi rende vendicativo nel portare avanti la mia lotta, perché nei nostri carceri italiani, soprattutto nei circuiti eiv e alta sorveglianza c’è chi può stare peggio di me e quindi li fanno morire nel carcere. Non si vergognano di definirsi ancora di essere un paese democratico e di diritto? Ma quale diritto e diritti. Se ci sono diritti non sono per i prigionieri o per la gente comune, ma per i potenti e per chi ha i miliardi. Merde! Se sei un criminale, un terrorista o un sovversivo devi essere emarginato e rinchiuso dentro un carcere per evitare di sovvertire l’ordine democratico. Tenetevelo il vostro ordine democratico che è tutto marcio è corrotto. Non ci tengo di farne parte. Quindi se non lo posso sovvertire per il momento con i fatti lo farò con il foglio e la penna che è la peggiore delle armi. Perché le armi sparano e fanno rumore, mentre le parole, la penna e il foglio si muovono in silenzio. E io mi muovo in silenzio, con la complicità dei compagni e delle compagne italiani e con altri compagni che mi stanno vicino e mi sostengono con la loro solidarietà internazionale. Che vi piaccia o no anche dentro la cella sarò per voi una spina nel fianco. Sono un terrorista, un sovversivo un anticapitalista e antiborghese. Sono un comunista anarchico incazzato. Rivolgo un saluto ai compagni prigionieri comunisti, ai rivoluzionari anarchici, a Claudio Gavazza, Marco Camenisch, Francesco Gioia a tutti e tutte al mio fianco, a Maurizio B e a Vittoria.
[...]
Un saluto a pugno teso da comunista anarchico
Rossetti Busa Mauro
Mi dimenticavo di aggiungere che il compagno Juan è ancora in sciopero della fame (al sesto giorno) come è il sesto giorno che non scende al passeggio. Credo che faccia anche lo sciopero del passeggio. Tutti i giorni, mattina e pomeriggio viene chiamato dal medico. Chinque voglia scrivergli è pregato di farlo in italiano, perché se le lettere sono scritte in spagnolo non gli arrivano in quanto non hanno un interprete. Quindi chiedo ai compagni di voler diffondere a tutti che le lettere che provengono dalla Spagna siano scritte in italiano.
Per scrivere:
Mauro Rossetti Busa
Juan Antonio Sorroche Fernandez
Casa Circondariale Poggioreale
Via Nuova Poggioreale 177
80143 Napoli
A Juan NON scrivete in lingua diversa dall'italiano.
Manca un traduttore (da mesi) per lo spagnolo e di conseguenza le lettere vengono bloccate.
Per inviare telegrammi dal telefono il numero è il 186
Lun, 28/04/2008 – 17:52
http://www.informa-azione.info/lettera_di_mauro_rossetti_busa
http://www.autprol.org/