29/04/2008: Quotidianità nelle carceri di Berlino


Il corso della giornata nelle galere di Berlino segue lo standard corrispondente alla sicurezza. Ovunque la giornata inizia fra le 6.00 e le 6.30 con un controllo diretto delle presenze. Questo vuol dire che i funzionari della sezione aprono ogni cella e contano i prigionieri. In ogni sezione ci sono dai 20 ai 40 prigionieri. Solo quando tutte le sezioni hanno comunicato il numero giusto dei prigionieri, il corso della giornata può andare avanti. Questa prima apertura delle celle, a Moabit [il S.Vittore di Berlino, vi furono rinchiusi nel 1914 anche Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, ndt], dura una manciata di secondi durante i quali devono essere messe fuori la posta in partenza e la spazzatura.
A Tegel e Ploetzensee (altre carceri di Berlino) seguono 45 minuti di apertura per il rifornimento di varie cose. Qui, al contrario di Moabit, non viene distribuita la colazione.
Le resistenze per scaldare l’acqua sono consentite solo a Moabit, nelle altre galere l’acqua calda esce direttamente dai rubinetti sistemati in ogni sezione, i prigionieri possono servirsene per risciacquare stoviglie, panni e per le bevande. In questi 45 minuti vengono compiute le visite mediche e si può fare la doccia.

Fra le 7.00 e le 8.00 ha luogo la chiusura di chi non lavora, mentre chi lavora si incammina verso i laboratori. La metà dei prigionieri non lavora, taluni ne sono felici, altri invece soffrono la noia.
A Moabit in quello spazio di tempo hanno inizio le ore di libertà nei passeggi. Con le solite urla le guardie cercano di imporre il divieto di comunicazione fra i prigionieri delle diverse sezioni. A Tegel girano per le sezioni squadre speciali sempre alla ricerca di chi infrange il regolamento interno. A mezzogiorno a Tegel e Ploetzensee vengono riaperte le porte delle celle, ci si può muovere nella sezione. Non ci sono i refettori come si vedono nei film sulle carceri, si mangia nelle celle. A Moabit invece le porte delle celle rimangono chiuse, i prigionieri non possono più avanzare richieste o simili, tutto è rimandato al giorno successivo, per l’amministrazione la giornata di lavoro è chiusa.

Dalle 12,30 fino alle 15 quelli che non lavorano vengono di nuovo chiusi. A Moabit i prigionieri che sono in cella da soli, che non sono sottoposti all’isolamento giudiziario, possono andare in cella con un altro. A Ploentzsee e Tegel alle 15 tutte le celle vengono aperte, lavoratori e non possono passare queste ore in comune. Nel tardo pomeriggio viene distribuita la cena. C’è un via vai generale, tutti cercano di soddisfare il bisogno del caffè, delle droghe, del tabacco e dello zucchero. Questo è anche il momento delle scazzotate.

A Moabit alle 17 vengono chiuse le blindate, da quel momento le celle verrano aperte solamente in caso di urgenza. A Tegel dalle 16,45 fino alle 18 le celle vengono via via chiuse per la conta, a Ploentzensee invece rimangono aperte fino alle 19,45. A Tegel le celle rimangono invece aperte dalle 18 fino alle 21,45 solo il quinto giorno della settimana. In questo spazio di tempo è possibile muoversi nella sezione.
I rapporti sociali nella vita delle sezioni spesso si svolgono fra gruppi che si compongono sulla base dei diversi paesi d’origine, i russi hanno il rapporto reciproco più collettivo, gli arabi cucinano con gli arabi, i turchi giocano con i turchi e i tedeschi hanno i rapporti meno solidali. In generale, anche solo per accenni, i prigionieri si comunicano la causa della loro prigionia, solo un gruppo tace su questo.

Questa è la quotidianità, presupposta una situazione normale. A Tegel ci sono piccole sezioni, come quella dell’isolamento, dove il tempo dell’apertura delle celle è molto più breve. A Moabit i prigionieri “pericolosi” invece si trovano nelle sezioni insieme agli altri, ma vanno all’aria e fanno la doccia da soli. Moabit, Tegel e Ploetzensee sono tutte galere costruite nel 1900 e la corrispondente condizione degli spazi interni porta a taluni prigionieri problemi fisici e psichici. La gran parte viene chiusa in celle in cui dovrebbe stare un solo prigioniero, in cui, invece, per esempio a Tegel, vi sono rinchiusi fino a 6 persone. A Moabit il prigioniero esce dalla cella solo se deve andare a colloquio, dal dottore o dall’avvocato (e per l’ora d’aria, naturalmente), forse una volta alla settimana è possibile andare in palestra, a Tegel questo può avvenire due volte alla settimana, a Ploetzensee tutti i giorni.
Chi viene trasferito dal giudiziario (da quel che si capisce questa funzione a Berlino è svolta soprattutto da Moabit e Tegel, ndt), nelle carceri penali è persino contento dell’apertura delle celle, di poter cucinare qualcosa, di trovare l’acqua calda in cella e di utilizzare il telefono sistemato nel corridoio. Tuttavia, la quotidianità assolutamente insensata, descritta anche qui, porta tanti a non uscire più dalla cella.

Un resoconto di Christian
su indymedia, 7 aprile 2008-04-18

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