29/04/2008: Milano blitz in supporto lotta no tav


Nel pomeriggio del 28/04/08 un gruppo di complici e solidali della lotta contro il tav del Brennero ha fatto irruzione nella sede centrale della ditta Collini, appaltatrice del cunicolo esplorativo necessario per iniziare i lavori della tav.
Lo striscione "collini vergogna" esposto durante il blitz esprimeva tutto il nostro disprezzo verso manager lampadati che dall'alto del loro infimo potere si arrogano il diritto di decidere della vita di intere vallate in nome del profitto. Al gran casino provocato al nostro ingresso durante la riunione aziendale ha fatto seguito una scomposta reazione del capoccia-collini, al quale la nostra presenza proprio non andava giù....
A lor signori abbiamo consegnato un fac-simile di un fax in cui dichiarano di ritirarsi dal progetto per il cunicolo esplorativo "esortandoli" a spedirlo il prima possibile, risparmiandosi così i patemi d'animo derivanti dalla prospettiva di proteste ancora più accorate sotto i propri uffici...
Poco dopo veniva attacchinato in prossimità del palazzo uno striscione con scritto "Collini devasta le alpi", in prossimità del quale veniva fermato da un gruppo di carabinieri in borghese il nostro amico e compagno Stefano.
Niente di nuovo sotto il sole: solita perquisizione di rito, arrivo delle varie pattuglie e nuovi elementi in borghese, poi trasferimento al commissariato di Moscova dove i carabinieri del "reparto informativo" comunicavano solo dopo un paio di ore lo stato di fermo, mentre nel frattempo con mezzucci e velate minacce tentavano di conoscere i nomi di altri compagni presenti. Miseri!
Dopo quattro ore Stefano è stato rilasciato con la formalizzazione di un indagine per violazione di domicilio a suo carico oltre al sequestro del contenuto dello zaino e del cellulare. Poco dopo l'uscita dal commissariato viene fermato nuovamente insieme ad altri compagni/e da una gazzella e dagli stessi in borghese che lo avevano preso ore prima. Il gruppo si è però opposto in maniera decisa al fermo evitando di mostrare i documenti.
Ribadiamo ancora una volta la nostra opposizione diretta al TAV e a tutte le nocività, il nostro disprezzo per chi non rispetta la dignità delle montagne organizzandosi per il loro sfruttamento; non ci demoralizzeranno certo fermi e minacce. A sarà dùra

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