29/04/2008: FIAT ALFA ROMEO POMIGLIANO/CONTRO IL "PIANO MARCHIONNE" ED I REPARTI-CONFINO
"MISSION SEVEL NEVER DIE": IN ELICOTTERO ALLA "APOCALYPSE NOW" GLI UOMINI FIAT CONTROLLANO "DAL CIELO" LA FORTE LOTTA DEI LAVORATORI DI POMIGLIANO CONTRO IL "PIANO MARCHIONNE" E L'ISTITUZIONE DEL REPARTO-CONFINO AL POLO LOGISTICO DI NOLA DOVE L'AZIENDA, CON VERE E PROPRIE LISTE DI PROSCRIZIONE, INTENDE TRASFERIRE 316 LAVORATORI TRA POLITICIZZATI (DI CUI 100 ISCRITTI ALLO SLAI COBAS) ED AMMALATI PER EVIDENTI PATOLOGIE PROFESSIONALI.
IN ELICOTTERO GLI UOMINI FIAT SCAVALCANO I "PICCHETTI" SINDACALI PER TRASFERIRE LE FIANCATE DEL DUCATO DAL REPARTO STAMPAGGIO DI POMIGLIANO ALLA SEVEL DI VAL DI SANGRO.
Scoop dello Slai Cobas che, nella sua TV in internet (www.mogulus.com/slaicobastv) pubblica un filmato girato dagli "uomini-Fiat", messo da loro su youtube e poi immediatamente ritirato: questo importante documento si commenta da solo e rappresenta la vera "filosofia" autoritaria e repressiva della Fiat rilanciata dal "piano Marchionne" e che punta alla "militarizzazione della fabbrica" ed alle "epurazioni" di infausta memoria dei militanti sindacali.
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COME SLAI COBAS ABBIAMO FORTI RAGIONI E SIAMO CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA FORZA DI RAPPRESENTANZA COLLETTIVA CONFERITACI CON VOTO FORMALE E PALESE DAI LAVORATORI DELLA FIAT E DELLE COLLEGATE AZIENDE TERZIARIZZATE OPERANTI ALL'INTERNO DEL PERIMETRO DELLO STABILIMENTO NELLE ASSEMBLEE GENERALI DI FABBRICA TENUTE SIA IL 10/4/2008 (APPROVAZIONE UNANIME DELLA MOZIONE PRESENTATA DA LUIGI APREA, DELEGATO RSU SLAI COBAS NELL'ASSEMBLEA DEL 1° TURNO E IN QUELLA DEL 2° TURNO), CHE IN QUELLE DI IERI (1° TURNO: MOZIONE PRESENTATA DA VITTORIO ZUCCHERINO PER LO SLAI COBAS ED APPROVATA UNANIMAMENTE - 2° TURNO: MOZIONE PRESENTATA DA SERGIO D'ALESSANDRO PER LO SLAI COBAS ED APPROVATA UNANIMAMENTE)
Tentare di "declassare" le assemblee di ieri ad "riunioni" di poche centinaia di lavoratori come fatto da qualche sindacato confederale significa offendere l'intelligenza dei lavoratori e dei giornalisti: possibile che alle assemblee sindacali retribuite convocate ieri congiuntamente da FIOM-FIM-UILM-FISMIC abbiano partecipato (nel primo e nel secondo turno) appena "poche centinaia di lavoratori?!" Assemblee svolte a "caldo" su tematiche e forti vertenze sindacali in atto contro il "piano Marchionne" che sta portando allo sfascio lo stabilimento ed contro il collegato reparto-confino del polo logistico?! Vertenze interessanti circa 7.000 lavoratori del primo e secondo turno e di quello centrale della Fiat e delle aziende collegate operanti all'interno del perimetro dello stabilimento di pomigliano: delle due l'una: o è una bufala (come in effetti è avvenuto per "coprire" la scelta assembleare e pubblica dei lavoratori di accettare le argomentazioni presentate dallo Slai Cobas e di votarne tutti la mozione presentata), oppure in fabbrica FIOM-FIM-UILM-FISMIC non rappresentano neppure se stessi.
Né fa gli interessi dei lavoratori chi, isolato, tenta di trasformare in questioni di ordine pubblico (con tafferugli per mera propaganda mediatica) nel ruolo di "sindacato civetta" con azioni attuate da persone esterne ed estranee ai lavoratori della fabbrica: il cosiddetto "sciopero" di oggi (tanto gonfiato da alcuni media compiacenti) è miseramente fallito, mancando l'indizione di sindacati rappresentativi presenti in fabbrica.
Resta il fatto che tutti i lavoratori della fabbrica hanno rispedito al mittente il "piano Marchionne" ed il reparto-confino e FIOM-FIM-UILM e FISMIC (e quindi non più solo lo Slai Cobas), nelle assemblee di ieri hanno fatto retromarcia (dall'auspicato accordo con "garanzie" sul "polo logistico" al… "rientro di tutti i 316 lavoratori - di cui 100 iscritti allo Slai Cobas - nei posti di lavoro precedentemente occupati nei reparti Fiat". Altro fatto interessante è che, dopo le assemblee di ieri, e davanti alle migliaia di lavoratori presenti (4.000 in entrambe le assemblee), FIOM-FIM-ULIM-FISMIC hanno "sposato" le tesi di Slai Cobas sull'esistenza di vere e proprie liste di proscrizione redatte dalla Fiat per allontanare dalla fabbrica 316 lavoratori tra militanti sindacali ed invalidi. In questo caso, oltre alla programmazione di prossime lotte congiunte per sconfiggere il grave attacco antisindacale e discriminatorio messo in atto dalla Fiat nei confronti delle O.S. e dei lavoratori ammalati, lo Slai Cobas propone 'coerenza con quanto pubblicamente affermato dai confederali e l'avvio comune e congiunto di un ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori contro la Fiat per la repressione di condotta antisindacale ed il rientro in fabbrica dei 316 lavoratori. Comunque, su mandato assembleare dei lavoratori ed in appoggio alle lotte sindacali in corso, lo Slai Cobas, anche da solo, avvierà il ricorso legale con l'attivazione della prevista procedura d'urgenza.
Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d'Arco, 24/4/2008
http://www.autprol.org/