26/04/2008: Comunicato sulla terza udienza del processo in corso a Milano contro i compagni arrestati lo scorso 12/02/2007
L’udienza di oggi ha segnato dei passaggi significativi nella battaglia processuale e politica a difesa dei compagni arrestati lo scorso 12/02/07 nella cosiddetta operazione “Tramonto”.
Capita spesso che una cieca ira annebbi le capacità raziocinanti degli individui e, deve essere stata proprio questa pervicace antipatia del pm Bocassini nei confronti dei compagni e in generale dei comunisti coerenti, ad averle fatto perdere un po’ di senno facendole commettere un errore che più enorme non si potrebbe: aver dimenticato di chiamare lo Stato a costituirsi parte lesa in un processo i cui i capi di accusa sussistono unicamente in ragione di delitti (presunti) commessi contro lo Stato. Insomma, nella farsesca campagna criminalizzatrice ordita contro i nostri cari... manca proprio il “diretto interessato”, senza il quale il processo perde ogni senso!
Il collegio di difesa, rilevata l’insolita “assenza”, aveva presentato nella precedente udienza un’eccezione di nullità che la giuria ha oggi accolto, disponendo un rinvio del processo al 28 maggio per dare modo allo Stato di riparare all’errore. Tra un mesetto sapremo dunque se lo Stato, tramite il suo governo, ossia Berlusconi, vorrà costituirsi nel processo contro i nostri compagni oppure no, svuotando di senso le accuse contro i compagni.
Riteniamo ovviamente più credibile la prima ipotesi, grazie alla quale l’angoscia per la forzata assenza dei nostri cari verrà almeno alleviata dall’esilarante spettacolo comico cui potremo assistere nel prosieguo del processo: la “toga rossa” Bocassini spalleggiata dagli avvocati del governo Berlusconi (ci auguriamo sia Ghidini in persona...), a difendere i fascisti di Forza Nuova e i pusillanimi opportunisti come Ichino. Anche ai ciechi dovrebbe allora risultare chiaro da che parte sta il marcio. E, forse proprio per questo, il pm ha continuato ad accanirsi nel negare la natura politica del processo, fino a commettere una “svista”, forse voluta appositamente, per svuotare di politicità il processo.
Ma anche su questo punto oggi la giuria ha dovuto riconoscere, finalmente in maniera formale, che trattasi di processo politico. Dopo l’ennesimo sequestro di documenti che alcuni compagni avevano scritto e volevano far mettere agli atti, e dopo l’ennesima opposizione del pm a che tali comunicati fossero ammessi, trattandosi a suo dire non di documenti atti alla difesa tecnica, gli avvocati della difesa hanno ribadito con forza, citando la giurisprudenza e il buon senso, che se gli imputati sono accusati di reati politici ergo si tratta di un processo politico e dunque gli imputati hanno diritto a difendersi politicamente esprimendo il loro pensiero, e non solo “tecnicamente”. La giuria, in base all’art. 8 del CP, ha riconosciuto la validità delle argomentazioni della difesa e disposto l’ammissione degli scritti politici dei compagni agli atti, sancendo - speriamo una volta per tutte - che di processo politico di tratta, con buona pace della testardaggine del pm.
Il tentativo di negare l’identità e le ragioni politiche dei compagni sotto processo è stato ancora una volta sbugiardato, stavolta in modo formale e dalla giuria stessa; non dubitiamo però che la malafede e l’astio politico del pm, dimostratisi ampiamente anche arrivando a sotterfugi come nella seconda udienza, le permetterà di architettare altre mosse per dimostrare il suo teorema, ma il risultato di oggi permetterà anche ai compagni arrestati di avere maggiori spazi per affermare la loro identità.
Uscendo dall’aula stamane qualcuno ha gridato “Ieri altri sei operai morti sul lavoro, perché nessun padrone è mai alla sbarra?” Alla sbarra invece ci sono in questo caso dei lavoratori, delegati rsu, militanti di centri sociali, comunisti, o in altri casi gli antifascisti come nel processo per i fatti dell’11 marzo, o in quello per Genova o del Sud Ribelle.
Nel rinnovare l’invito alla presenza in aula il prossimo 28 maggio, ci associamo e rilanciamo il grido uscito dalla gabbia dei compagni stamattina:
“Ora e sempre Resistenza!”
E diamo appuntamento al corteo del 25 aprile a Milano, alle ore 14 in Palestro, per continuare la mobilitazione.
Milano, 23/04/08
Associazione solidarietà Parenti e Amici degli arrestati il 12/02/07
http://www.autprol.org/