18/03/2008: Lettera dal carcere di Monza


Care compagne, oggi è l'8 marzo, anche se questa mia vi arriverà in ritardo ci tenevo a mandarvi un saluto per la festa della donna. Festa che, confesso, non ho mai tenuto in debita considerazione, per me si risolveva nel dover regalare due rametti di mimose alla mia compagna e ad Alice... e se non lo facevo ci pensava Sara a ricordarmelo... Ma quest'anno per me assume un valore nuovo. In questi mesi ho potuto osservarvi da fuori - anzi da dentro - ed ammirare con quanta determinazione e coraggio avete reagito alla repressione. Siete incredibili. In mezzo a tante difficoltà siete sempre in prima fila a trascinare con la vostra energia nelle iniziative di solidarietà e nelle lotte. Insomma, come si dice, tanto di cappello. Se un giorno dovessi tornare in fabbrica ho deciso che toglierò i calendari di donne nude dalla mia isola in segno di rispetto, sempre che i colleghi non mi picchino. Spero che abbiate passato un buon 8 marzo e che l'iniziativa sia andata bene. Se qualcuna di voi ha la possibilità porti il mio saluto e la mia solidarietà anche ad Amarilli, ho saputo che le è stata rifiutata la richiesta di recarsi dall'avvocato, negandole di fatto il diritto a difendersi. Ennesimo sopruso che non fa altro che aumentare la sua, la vostra e la nostra rabbia. Un abbraccio a tutte le compagne e le donne di parenti e amici.
Solidarietà alla vostra lotta la 194 non si tocca!

Monza, 8 marzo 2008
Andrea


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