18/03/2008: Cagliari - PROPOSTA DI MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA E CONTRO LE BASI


Il 20 Marzo 2003 con il bombardamento di Bagdad incominciava la seconda guerra del golfo. Sulla città piovevano missili che partivano dai sottomarini nucleari americani nel mediterraneo, sottomarini provenienti dalla base della Maddalena, in Sardegna.
Anche se la base della Maddalena è ora chiusa, nelle altre basi e nei poligoni sardi i vari eserciti continuano ad addestrarsi e a prepararsi per le guerre in corso.
Il territorio sardo subisce la presenza di estesissimi poligoni di tiro e di sperimentazione nei quali gli eserciti di tutto il mondo vengono per prepararsi alla guerra e a sperimentare nuovi micidiali ordigni.
Mentre l’insofferenza della popolazione nei confronti di questa ingombrante presenza si fa sempre più evidente, la classe politica sarda cerca di trattare con i militari e con il governo italiano una sorta di scambio: la graduale dismissione dei poligoni di Teulada e di Capo Frasca contro il potenziamento del poligono missilistico sperimentale di Quirra.
Numerose dichiarazioni pubbliche confermano l’esistenza di questa oscena trattativa, ne è un esempio il discorso che il presidente Soru ha tenuto di fronte alla commissione parlamentare di difesa (nella seduta del 31 gennaio 2007):
“Proprio nel fare la nostra parte abbiamo cercato di valutare la presenza dei militari e le necessità più impellenti: abbiamo compreso che il poligono di Perdas de Fogu è quello su cui si è maggiormente investito, il più grande di tutti e probabilmente quello più dotato di tecnologie e maggiormente utile al nostro sistema di difesa. Riteniamo, quindi, di poter dare la nostra collaborazione ospitando il poligono di Perdas de Fogu, favorendo le sue ulteriori necessità di investimento e di spazio, con la creazione di una cosiddetta «striscia tattica», o di un eventuale piccolo aeroporto. Siamo quindi disponibili a fornire la nostra collaborazione per quel sito. Abbiamo bisogno però che venga fissata una data precisa entro la quale verranno abbandonati i siti di Capo Teulada e di Capo Frasca”.
Non è un caso che un simile patto scellerato riguardi il poligono di Perdas de Fogu – Quirra, intorno al quale si stanno muovendo, in questo momento, interessi economici e strategici giganteschi. Per citarne solo alcuni:
- Il ministero della difesa, per il momento contro il parere della regione, sta realizzando una pista di atterraggio per aerei militari e per sperimentare gli “aerei senza pilota”: veri e propri robot volanti costruiti per uccidere, e già impiegati sia dagli israeliani nei territori occupati che dagli Stati Uniti in Irak.
- Il consorzio CIRA vi sta sperimentando il veicolo spaziale senza pilota per il quale gli USA hanno un forte interesse, data la necessità di sostituire in tempi brevissimi i veicolo shuttle (dei quali 2 su 6 sono già esposi in volo), per poter mettere in orbita il loro sistema missilistico spaziale (il cosiddetto “scudo spaziale”) col quale hanno rilanciato in grande stile la corsa agli armamenti.
- Il poligono, oltre ad aver rubato più di 12.000 ettari di terre a ben 10 comuni, si porta dietro una terrificante sequenza di incidenti, malattie e morti, tanto che le denunce, le proteste e le richieste di chiusura immediata provenienti dalla popolazione hanno finito per dover essere riportate anche dagli organi di stampa. In risposta sono state istituite ben tre commissioni di inchiesta sull’argomento, una addirittura dallo stesso ministero della difesa a cui sono stati accordati due milioni e mezzo di euro di finanziamento per istituire una commissione con esperti di sua stessa nomina che indaghino sulle conseguenze ambientali dei poligoni e sulle ripercussioni sulla salute di chi ci vive vicino.
Incredibilmente il ministero della difesa si arroga la facoltà di “autocontrollarsi”, e ovviamente di autoassolversi riguardo le attività del poligono in modo da “dissipare una volta per tutte i dubbi ed i timori” sulla “sindrome di Quirra” e sui problemi sanitari provocati dagli altri poligoni sardi. Questa farsa, in cui il ministero della difesa controlla se stesso, non può che ricevere il più fermo rifiuto da parte di tutti gli antimilitaristi e di tutti coloro che pretendono la verità sui poligoni.
- Il poligono di Quirra è in via di privatizzazione, vi è infatti il progetto di affidarne la conduzione direttamente ad un consorzio, una cosiddetta NewCo del quale l’industria militare privata (Finmeccanica, Vitrociset, Galileo Avionica, etc.) farà parte a pieno titolo assieme al ministero della difesa. In altre parole il kombinat militar-industriale dovrebbe prendere direttamente il controllo del poligono, annullando ogni formale differenza tra esercito ad industria militare privata.
Questi progetti vanno immediatamente bloccati, i poligoni devono essere chiusi, tutti e subito. Gli oscuri mercanteggiamenti alla spalle e sulla pelle della popolazione sono inaccettabili.

Per questi motivi proponiamo:
venerdì 14 marzo, ore 19 via Montesanto 28, Cagliari
proiezione del recentissimo documentario-inchiesta di Rainews 24 “La sindrome di Quirra” del dicembre 2007, seguita da un dibattito

martedì 18 marzo, ore 17 Facoltà di Lettere, Cagliari
assemblea sulle basi militari in Sardegna

giovedì 20 marzo, ore 16
presidio davanti al palazzo della Regione in via Roma, Cagliari
Invitiamo tutti gli antimilitaristi ad aderire e partecipare attivamente con le loro forme e i loro contenuti.

Collettivo Antimilitarista di Cagliari

Venerdì 14 marzo, ore 19 via Montesanto 28, Cagliari nella sede dell'associazione Sardegna-Palestina PROIEZIONE-ASSEMBLEA-DIBATTITO
Per la prima volta verrà presentata l'ultima inchiesta giornalistica sul poligono di Quirra, realizzata da RAI News 24 nel Dicembre 2007.
Vorremmo fare il punto sulle attività di guerra che dalla nostra isola si proiettano verso il mondo, sull'occupazione e sulla devastazione del territorio e delle vite delle persone che vivono a contatto con i poligoni militari, sulle prospettive di opposizione e di lotta.
Ogni giorno nelle basi militari e nei poligoni sardi reparti militari si preparano per combattere e partire (ulima in ordine di tempo la Brigata Garibaldi che a Febbraio da Teulada è partita per il Libano).
Nel frattempo, alle nostre spalle e sulla nostra pelle, militari e politicanti trattano l'ingrandimento di una base contro il ridimensionamento di un'altra e cercano di ingannarci e di chiuderci la bocca con costosissime indagini scientifiche fasulle.
E' ORA CHE IL MOVIMENTO ANTIMILITARISTA SARDO TORNI A FAR SENTIRE LA SUA VOCE !!

Gio, 13/03/2008 – 17:39
Da Informazione

http://www.autprol.org/