18/03/2008: DAL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE


Cari compagni, eccomi qui. Oggi alla fine ho trovato un po’ di grinta per scrivere. Cerco di farmi capire il meglio che posso. Mi scuserete per il mio italiano. Grazie per i libri, sono tre bellissime storie. Adesso vi racconto com’è questo reparto.
Sono 20 mesi che mi trovo in questo istituto, prima ero a Rebibbia e mi hanno fatto questo regalo. Qui siamo tra 40 e 50. Il reparto è a due piani e ne funziona solo uno, l’ultimo. In inverno si muore di freddo in cella o, scusate, “stanza di pernottamento”, che veramente usiamo 24 ore su 24 perché siamo chiuse sempre!
E non ci sono attività per poter usufruire di un reinserimento vero e proprio. Siamo nel 2008 e il Dpr del 2000 ancora non viene applicato. Siamo nove persone in una stanza 5x5; abbiamo una doccia e servizi igienici per nove persone diverse e per di più 24 ore su 24! Immaginatevi, è una continua “tortura cinese.” Perché? Ve lo dico subito!
Ci danno riso un giorno si e l’altro pure alla mattina e alla sera e fanno la battitura tre volte al giorno; la biblioteca praticamente non esiste. Abbiamo un armadio sgangherato con una zona di libri più vecchi di Matusalemme. Abbiamo come alternativa una sala polivalente di più o meno cinque per dieci. Ed esagero eh! con una tv e un tavolo da ping pong dove puoi andare dalle 17 alle 20. […] Non puoi portare niente solo il blocco e la penna.
Io ho una patologia del fegato e in più sono allergica ai latticini e derivati e sapete quale è stata la risposta al mio reclamo? Qui è un carcere e il governo questo passa! Io mi domando e dico perchè non ci mandano a casa se non ci possono mantenere? La fornitura ministeriale? Tabù!! I mediatori culturali non sono cose! L’educatore in due anni l’ho visto due volte e in modo sbrigativo e obsoleto. Se vai al corso orafo che è in bancarotta non puoi usufruire del lavoro e neanche ti mettono in lista. Qui ci sono nove posti di lavoro 5 a rotazione e 4 fissi e nei quattro posti fissi ci sono 4 giudicabili e noi definitive ci grattiamo!! Scusate però quando ci vuole ci vuole!
Se poi per caso hai il colloquio e allo stesso tempo arriva il tuo avvocato anche se è fuori sede non gliene frega niente e devi scegliere o l’avvocato o il colloquio. Mi è toccato a me in persona e non è valso a niente il casino.
Siamo donne e qui non se lo ricordano. La crema è una sola in vendita per tutte. Non esiste l’acquisto tramite domandina, prima ci davano i cosmetici e prodotti di profumeria varia che arrivava tramite pacco. Adesso è stato sospeso. Pure questa è l’ultima bravata. I giornali settimanali vendono quelli peggio che si trovano sul mercato. Non entrano più neanche tramite pacco. Ma ci possono vietare pure questo? Abbiamo un direttore nuovo “lavato col Perlana”. E’ quello che aveva una relazione con una detenuta a Pozzuoli. E perciò non poteva più lavorare lì. E così ci hanno fatto questo regalo. Beh adesso vi lascio e nella prossima vi racconto le ultime.
Adesso vi saluto con un forte abbraccio.

“Abajo las carceles!”
“giù tutte le galere!!”

27/02/08
Lettera Firmata

http://www.autprol.org/