15/02/2008: 4 anni Paolo, 4 anni Ivano, 3 anni e 6 mesi Antonella


Un colpo alla botte e uno al cerchio.
Per non far crollare il castello del fu scaldapoltrone Pisanu addosso all’inquisitore De Angelis, la corte ha deciso di togliere la libertà a 3 compagni, potesse giustificare il teorema su cui lo stato ha investito (in termini monetari) più di quanto faccia per la sanità, le pensioni, i salari. Qualcuno, doveva rendere plausibile tutta questa “efficienza” sbirresca.
Chi, meglio di coloro che, nonostante la persecuzione, ha la fierezza di rivendicare la propria identità a prescindere dai perché e i percome, sia stato imprigionato/a...
E i perché e i percome sono le deboli intuizioni del formidabile funambolo capo della DDA: il p.m. Paolo De Angelis. Durante il dibattimento, è emersa tutta l’inconsistenza delle intercettazioni, sulla base delle cui “mere frasi” si è giocato l’esito del processo.
Paolo, Ivano e Antonella sono stati condannati per partecipazione ad associazione sovversiva e per l’attentato alla sede di AN, scindendo quest’ultimo episodio dalle implicazioni del primo.
I 3 compagni, hanno comunque scontato metà della pena. Potranno usufruire, laddove fosse consentito, delle pene alternative, quali gli arresti domiciliari.
Ma il messaggio di oggi è chiaro e costituisce un precedente giuridico non di poco conto.
Si certifica l’esistenza di un’associazione sovversiva (quale?) intorno la quale far ruotare tutte le indagini e le eventuali condanne. Vuoi per partecipazione, costituzione, ecc.
Di fronte alla repressione non si arretra di un passo!
Risponderemo con la mobilitazione e la lotta alle angherie poliziesche.

Comitato permanente contro la repressione - Nuoro

lasolidarietaeunarma@libero.it

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