11/01/2008: FARC-EP: ABBIAMO LIBERATO CLARA E CONSUELO!


1. Onorando la parola e l’impegno, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC, consegnano oggi al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez, alla senatrice Piedad Córdoba ed alla comunità internazionale Clara Rojas e Consuelo Gonzáles de Perdomo. Se il bambino Emmanuel non si trova tra le braccia di sua madre, è perché il Presidente Uribe Vélez lo tiene sequestrato a Bogotá. Deve liberarlo, affinché tutti si possa celebrare questo successo.

2. Questa liberazione umanitaria ed unilaterale ha luogo nonostante i bastoni tra le ruote messi dallo stesso Presidente Uribe, che, seguendo le linee di Washington, è un nemico giurato dello scambio di prigionieri e della pace con giustizia sociale. Nonostante le intense operazioni belliche del Plan Patriota, il sequestro delle prove di sopravvivenza, la cattura dei messaggeri umanitari che le portavano, il sequestro del piccolo Emmanuel a Bogotá e l’assurda pretesa di escludere dalla facilitazione la commissione umanitaria internazionale, abbiamo dato questo primo passo che da speranza e che invita a pensare nella possibilità della pace in Colombia.

3. Ora gli sforzi devono essere indirizzati ad ottenere la smilitarizzazione di Pradera e Florida quale scenario di dialogo governo-FARC per l’accordo e la materializzazione dello scambio, che renda possibile la liberazione di tutti i prigionieri in potere delle forze contendenti, sia di quelli detenuti sulle montagne sia dei guerriglieri incarcerati nelle prigioni del regime, compresi Sonia e Simón. La nostra volontà è indiscutibile. Senza dimenticare che nel passato recente abbiamo unilateralmente liberato 304 militari e poliziotti, catturati in combattimento, la consegna di Clara e Consuelo che oggi realizziamo riafferma la nostra disponibilità.

4. In realtà, siamo una forza belligerante in attesa di essere riconosciuta dai governi del mondo. Tale passo appianerebbe il tortuoso cammino alla ricerca della pace del popolo della Colombia. La nostra lotta è legittima; si basa sul diritto universale che hanno tutti popoli del mondo di sollevarsi contro l’oppressione. Il nostro padre, il Libertador Simón Bolívar, ci insegna che “quando il potere è oppressore, la virtù ha il diritto di abbatterlo”, e che “l’uomo virtuoso si solleva contro l’autorità che opprime ed è insopportabile, per sostituirla con una rispettata ed amabile”. E questo è, per l’appunto, l’impegno delle FARC.

5. Presidente Chávez, molte grazie. Il mondo non ha dubbi sul fatto che il suo immenso cuore palpita sinceramente per la pace della Colombia e per la redenzione dei popoli. Ringraziamo anche i governi e le personalità del mondo che lo hanno accompagnato, senza riserve, in questo nobile sforzo. E soprattutto, grazie al valoroso popolo venezuelano per il suo appoggio e la sua fratellanza. Ai familiari dei prigionieri ed agli amici dello scambio umanitario, il nostro appello a persistere. Conquisteremo lo scambio.

Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP
Montagne della Colombia, 10 gennaio 2008

http://www.autprol.org/