07/12/2007: La Spezia: blocco stradale di fronte all'Arsenale militare per ricordare la sentenza che sarà emessa per le giornate di Genova 2001
Giovedì 29 Novembre una ventina di compagni e compagne è scesa in piazza per bloccare la nostra città di fronte ad uno dei suoi ingranaggi principali: l'arsenale militare, in solidarietà ai 25 imputati/e del processo sulle giornate di Genova 2001.
Dal momento che per gli accusati di devastazione e saccheggio, concorso morale e chi più ne ha più ne metta, i pm Canepa e Canciani hanno chiesto 225 anni, il blocco, nel nostro territorio, ha voluto ricordare chi davvero saccheggia, distrugge e partecipa non solo moralmente ma anche materialmente alla devastazione.
Si è voluto fermare la quotidianità urbana per riprendere un po' di tempo e un po' di spazio per esprimere l'ostilità contro una delle tante strutture militari che è responsabile della morte del nostro territorio come di tanti altri. Ed è stato possibile farlo... distribuendo volantini e comunicando con le persone... direttamente...
Ma al potere, rappresentato in questo caso, da polizia e digos, tutto questo non è piaciuto... la libertà di espressione, di movimento e di contestazione pare sia diventato un lusso che solo i politicanti o i potenti possono permettersi.
E così finito il blocco, nella nostra cara città di provincia, si è scatenata, per le vie del centro, la caccia all'uomo, durata per ore, e che si è conclusa con il fermo di due compagni e, pare, la denuncia di altre/i compagni/e. E mentre le volanti e i relativi sbirri correvano da una parte all'altra della città, tutto continuava a scorrere normalmente, fra consumatori della prima ora del Santo Natale, solerti cittadini che incitavano i tutori dell'ordine all'inseguimento e la presenza, in una piazza del centro, dei fascisti che indisturbati continuano nella loro graduale e incensante presa della città, come loro stessi affermano.
A 6 anni di distanza da Genova, l'atteggiamento della polizia non è cambiato di una virgola, anzi se possibile è peggiorato. Tutte le campagne securitarie, portate avanti dai governi di destra e di sinistra, hanno funzionato... benissimo nell'incentivare l'arroganza dei loro comportamenti e nel plasmare la coscienza dei bravi cittadini intimoriti da ogni cosa che turbi la loro quiete e pronti a dare il loro avvallo incondizionato alla restaurazione dello status quo...
Ormai i rangers metropilitani si sentono legittimati e intoccabili, loro comunque e ovunque sono dalla parte del giusto, e quindi possono e devono usare ogni forma di brutalità e di violenza contro chiunque trasgredisce qualche legge o manca di rispetto alla loro autorità o non ha il pezzo di carta che attesti la sua efficienza produttiva, senza preoccuparsi di mascherare il loro comportamento, al di sopra del bene e del male...
Tutto questo a pochi giorni dall'uccisione di un ragazzo, a pochi anni dall'uccisione di Aldrovandi, a pochi anni e mesi e giorni delle numerose uccisioni che avvengono nelle carceri italiane, e durante un processo che ha puntato l'indice sulla brutalità e sulle violenze indiscriminate e sui soprusi perpetrate dalle forze dell'ordine...
Questa è la breve cronaca di una giornata di lotta e di mobilitazione per la sentenza nei confronti dei 25 imputati per le giornate di Genova 2001, che hanno provato a trasformare in una giornata assurda e insensata, censurando le ragioni della mobilitazione, ma l'unico risultato di tale tentativo è stato quello di mettere in evidenza la loro fragilità e difficoltà nel gestire ogni dimostrazione del dissenso.
Solidarietà a tutti e tutte i prigionieri, solidarietà a tutti e tutte coloro si trovano impigliate nella maglie della giustizia...
Alcuni e alcune che c’erano
http://www.autprol.org/