04/12/2007: Paesi Baschi: Comunicato del sindacato LAB


Dichiarazione del Comitato Esecutivo del Sindacato LAB dopo riunione straordinaria celebrata oggi con motivo delle detenzioni di accusati del caso 18/98.
Il Comitato Esecutivo del Sindacato LAB considera che le detenzioni che si stanno realizzando nell'insieme di Euskal Herria, ordinate dall'Udienza Nazionale, contro 46 accusati nel processo 18/98 costituiscono una nuova aggressione non solo contro diritti civili e politici, ma anche contro le ansie di cambiamento politico e sociale in questo Paese.
Il Governo del PSOE, la strategia politica e giudiziaria che si viene esponendo, pretende di punire e criminalizzare i settori politici e sociali che più risaltano nella lotta per Euskal Herria ed i suoi diritti nazionali, i settori che reclamano un cambiamento politico dal riconoscimento della nazione basca ed i suoi diritti democratici.
LAB considera che siamo di fronte ad una razzia repressiva propria di stati fascisti; siamo di fronte ad un attacco a diritti civili e politici che hanno come sopporto dottrine giudiziarie esposte con chiaro impulso politico.
Ma con ciò, a nostro intendere, dietro questo nuovo salto repressivo segue persistendo una strategia politica: Debilitare la sinistra indipendentista basca per condizionare il carattere e l'evoluzione dell'inevitabile cambiamento politico. Il PSOE, Zapatero, continua facendo una scommessa per una via repressiva che genererà solo più tensione e sofferenza in questo Paese. Quella è la sua offerta, oggi, alla società basca: non a soluzioni politiche, non al rispetto di Euskal Herria e dei suoi diritti democratici ma, al contrario, recrudescenza della repressione con schemi simili alla tappa dell'aznarismo.
Davanti a ciò, LAB considera più necessario che mai rispondere alla repressione, a questi oltraggi politico-giudiziari ma, egualmente, capisce che come indipendentisti baschi, democratici e settori progressisti di Euskal Herria dobbiamo rinforzare il nostro impegno per un cambiamento politico che metta basi solide ad una cornice democratica nel nostro paese.
In questo senso, tenendo inoltre in conto che tra gli arrestati ci sono due distaccati di LAB - Teresa Toda e Natale Landa -, un delegato di LAB - José Mª Olarra - e numeroso affiliati ed affiliate, il sindacato ha deciso di disdire le mobilitazioni previste per domani intorno alla sicurezza lavorativa e fare un appello alla sua militanza a partecipare alle mobilitazioni che si celebreranno domani e nei prossimi giorni nei paesi di Euskal Herria per respingere queste nuove aggressioni. D'altra parte, LAB considera che la società basca deve articolare una risposta ampia davanti a questa nuova attuazione dell'Udienza Nazionale e come lavoratori e lavoratrici dobbiamo mostrare nei prossimi giorni il nostro rifiuto a questa strategia giudiziaria e politica che alimenta e supporta il Governo del PSOE.

Euskal Herria, 30 novembre di 2007
30/11/2007

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