13/11/2007: Contro il D10
“...c’è gente che dice di voler lottare e poi confonde il fischio d’inizio della partita con quello dell’ultimo minuto, e va a casa” (Baruch, partigiano)
In Sardegna, l’offensiva che il capitale conduce contro chi non si rassegna a subire l’abuso e il disfacimento di una società malata fino all’ultimo fondamento, ha svuotato le piazze, i circoli, il contenuto della proposta.
Negli ultimi anni, lo Stato ha battuto colpo facendo tabula rasa di ogni diritto, garanzia, libertà... di pensiero, parola, movimento. I porci che inquisiscono e incatenano, tarpano le ali a chi – più di ogni altro – alla libertà consacra i propri sogni... Sono loro gli estremisti. Violenti e autoritari custodi del’ideologia più longeva della storia. Homo homini lupus.
Il Capitalismo e tutto ciò che esso comporta. Imperalismo, guerra, oppressione coloniale, corruzione, ipocrisia, negazione dell’emancipazione di popoli e individui. Più sacra di una fede, più spietata di un esercito, l’orgia del potere fa manbassa della ricchezza collettiva, distrugge il territorio, punisce chi non si accontenta di marciare col capo chino...
Eppure la voglia di guadare l’altra riva, ha segnato anche recentemente la volontà di costruire qualcosa per cambiare. Certo, in questo clima da caccia alle streghe, molti hanno preferito ritornare a casa. I più, non si sono mai svegliati, seguendo unicamente il ritmo del produci-consuma-crepa.
Ma, qualcuno che resiste, ancora... esiste! E allora, non resta che contarsi e ragionare, sull’opportunità di muoversi a fianco attraverso i sentieri impervi dell’opposizione sociale.
La necessità di unire gli intenti partendo dalla condivisione di un percorso di pratica militante, non si traduce necessariamente nello sciogliersi/unirsi in questo o quello, ma nel trovarsi pronti di fronte alle sfide dell’esistente.
Questo è l’invito che facciamo a coloro che pensano che il “benvenuto” non si nega nemmeno al proprio aguzzino.
A dicembre, Cagliari ospiterà i boia dell’Occidente. Ministri degli interni di questo e quel governo, si ritroveranno per parlare esclusivamente di clandestini e sovversione... in sintesi Sicurezza... Quale più rassicurante termine, per mascherare lo sfregio ai più elementari diritti di libertà e giustizia sociale.
La proposta è semplice: incontrarsi per togliere la polvere dalle parole spesso lasciate alla deriva delle correnti. Unità, condivisione, solidarietà, confronto... E partire proprio dall’organizzazione di una protesta che - auspichiamo - si rovesci per le vie di Cagliari.
Attendiamo risposta.
p.s. sarebbe auspicabile vedersi entro il 18/11/07….
e sigo semper gai e non mi rendo
e cando bat bisonzu mi difendo
Il Comitato Permanente Contro la Repressione-Nuoro
Sottoscrizioni: Conto Corrente 000079251989 ABI 07601 CAB 17300 intestato a MANUELA LAI
Appuntamenti: ogni martedì dalle ore 20.00 Vicolo Giusti n° 17 Nuoro
lasolidarietaeunarma@libero.it
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