01/11/2007: Solidarietà con il personale delle ferrovie tedesche in sciopero
Lo sciopero di una parte del personale ferroviario passa attraverso i media. Anche la sinistra però non rimane completamente inattiva. Giovedì (25 ottobre) è stato compiuto un volantinaggio davanti alla stazione centrale di Berlino con il quale ci si è rivolti alle persone in attesa sui 9 binari a causa dello sciopero.
"Proprio le persone che a causa dello sciopero devono aspettare più a lungo e inutilmente sui treni, non devono lasciarsi strumentalizzare contro i loro colleghi in sciopero. Esse devono tanto più farsi un'opinione se anche loro, forse, sul loro posto di lavoro non abbandonerebbero il lavoro a favore della lotta di chi ne è interessato e che ha anche bisogno di solidarietà. Se lasciamo che ci dividano, perdiamo tutti".
questo era scritto nella dichiarazione pubblicata su http://www.trend.infopartisan.net/trd1007/t41107.html.
Le reazioni sono state pari alle attese. Tante persone andavano così di fretta per arrivare sui binari o sui marciapiedi per prendere il bus, da non avere nemmeno il tempo di afferrare il volantino. Altre se lo infilavano in tasca senza alcun commento, altre esprimevano il loro malcontento riferito allo sciopero, in quanto ne erano colpite. C'erano anche reazioni positive, in primo luogo da parte delle persone anziane. "E' giusto che rafforziate le loro spalle", diceva un uomo circa sui 60. Forse è vero che la coscienza sindacale si è mantenuta di più in questo gruppo di gente anziana che presso i giovani, ai quali non viene raccontato che loro, con l'Io Spa, sarebbero fabbri della propria fortuna? In ogni caso l'atteggiamento riluttante fra le persone sotto i 30 anni era più vistoso che fra le persone anziane.
Nell'appello è stata anche posto il rapporto fra lo sciopero e la privatizzazione delle ferrovie e viene chiarito che la resistenza contro la privatizzazione e la solidarietà a chi sciopera devono essere portate avanti assieme.
Nella stazione centrale di Berlino negli ultimi giorni sono state realizzate numerose iniziative contro la privatizzazione delle ferrovie. Forse anche questa è stata la causa della prontezza della polizia e del servizio di sorveglianza privato massicciamente presenti. Dopo aver avuto sentore del volantinaggio si sono postate agli ingressi e alle uscite dei binari e della stazione. Ciononostante si è riusciti a volantinare e ad abbandonare senza controllo la stazione.
La loro reazione tuttavia ha chiarito che anche azioni tranquille, quali il volantinaggio di solidarietà con i ferrovieri in lotta, per le Bahn-AG (Ferrovie Spa) e per tutte le polizie, vengono considerate disturbo indesiderato. Sulle stazioni, dove un gigantesco pannello pubblicitario incita incessantemente al consumo, un volantino, che comunica altri valori, possibilmente non deve nemmeno affiorare. Lo schieramento massiccio naturalmente non riesce ad impedire, come si è mostrato anche qui, le azioni di solidarietà.
Il volantino deve anche incoraggiare le altre persone a solidarizzare con gli scioperanti, se nelle prossime settimane dovessero esserci altri scioperi del personale delle ferrovie. I mezzi sono molteplici, si può stampare un flyer e distribuirlo, scrivere su cartoni e fissarli in cima a pali ecc. o semplicemente cercare di conversare con le persone in attesa. Alla fine alle stazioni si incontra il panorama completo della popolazione che noi, come sinistra, spesso non raggiungiamo e dimostriamo che le lotte operaie non sono cosa privata degli interessati di volta in volta colpiti e dei loro "padroni". Torniamo a far vivere la solidarietà.
Una forma particolarmente perfida di spoliticizzazione e individualizzazione dello sciopero è la richiesta delle Bahn AG, assunta in modo determinante e ampio dai media, di spezzare la linea del capo del GDL [il sindacato dei macchinisti promotore della lotta, ndt] per riportare i macchinisti al tavolo delle trattative. Con azioni di solidarietà di diverso tipo dobbiamo chiare che lo sciopero del personale delle ferrovie non è un conflitto fra Schell (capo di GDL) e Mehdorn (capo delle Bahn AG, ndt), bensì fra capitale e lavoro e noi stiamo dalla parte dei salariati. Anche il giorno della protesta sociale, il 29. ottobre, potrebbe essere l'occasione per estendere la solidarietà, anche se non c'è sciopero.
da indymedia, 26.10.2007
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Macchinista in sciopero licenziato senza preavviso.
Secondo un articolo riportato su un giornale di Bielefeld, la direzione delle Deutschen Bahn (DB, Ferrovie tedesche) ad un macchinista dei treni in sciopero è stato comunicato, senza preavviso, il licenziamento.
L'uomo adesso è senza lavoro. Sulla legittimità del licenziamento il tribunale del lavoro si pronuncerà soltanto in dicembre.
Il macchinista viene accusato di "intromissione pericolosa nel traffico ferroviario", perché ha seguito l'appello allo sciopero nel luglio scorso lanciato dal sindacato macchinisti e avrebbe abbandonato il treno da lui condotto su una linea ferroviaria a un solo binario, costringendo in tal modo altri treni a percorsi alternativi notevolmente più lunghi.
Solo nell'NRW (Nord Reno Westfalia) 50 macchinisti in sciopero sono stati minacciati di licenziamento. Inoltre i macchinisti in sciopero sono stati costretti al lavoro dalle DB secondo i "piani d'emergenza".
"Piani d'emergenza" riguardano i casi in cui esiste pericolo fisico e vitale.
Dalle DB i treni bloccati dallo sciopero sono stati subito dichiarati "speciali", cosicché i lavoratori su questi treni, da quel momento, è stato possibile impiegarli come crumiri.
Solo venerdì prossimo (26 ottobre) un tribunale di Chemnitz deciderà se i macchinisti dei treni merci sulle lunghe distanze "possono" scioperare. Il consenso dominante dichiara illegittimi tutti gli scioperi che hanno "conseguenze sproporzionate" per l'economia e per il traffico ferroviario.
In breve: ogni sciopero efficace è vietato.
La direzione delle DB, per contro, ha la legge dalla sua parte per poter minacciare i lavoratori in sciopero, per criminalizzarli e licenziarli e per rendere il più possibile inefficaci le disposizioni di sciopero dei sindacati. Si può anche ammettere che la direzione delle DB voglia limitare le conseguenze dello sciopero dei macchinisti al traffico passeggeri di raggio breve, in modo da togliere le simpatie di tanti lavoratori verso i macchinisti in sciopero.
da indymedia, 22 ottobre 2007-10-28
http://www.autprol.org/