10/10/2007: Migliaia di baschi in piazza contro la repressione


Si sono svolte ieri [07/10/07] numerose manifestazioni popolari contro la repressione: 5000 persone hanno sfilato nelle vie del centro di Bilbao, circa 3000 sono scese in piazza a Donostia, 400 a Hendaia (sul versante francese del Paese Basco). Anche a Gasteiz una marcia contro la repressione si è svolta nel tardo pomeriggio. A Irunea (Pamplona) la manifestazione, convocata nei pressi della stazione degli autobus, è stata proibita e dissolta violentemente dalla Polizia Nazionale Spagnola, che nelle cariche ha ferito seriamente un manifestante che è stato ricoverato in ospedale.
Per quanto riguarda la repressione l'organizzazione Askatasuna - la cui portavoce Ohiana Agirre è stata arrestata martedì insieme al responsabile esteri di Batasuna Joseba Alvarez - ha reso noto che una giovane di Bilbao, che aveva realizzato una scritta su un muro per esprimere solidarietà ai dirigenti di Batasuna arrestati giovedì, è stata fermata ed accusata di "incitamento al terrorismo".
Le manifestazioni di oggi - altre ne sono state già convocate per i prossimi giorni - non rappresentano l'unica risposta popolare, e tutta politica, alla strategia di annichilimento della sinistra basca adottata dal governo del socialista Zapatero con la retata di giovedì. Ormai tutti gli arrestati sono stati rinchiusi in alcuni commissariati di Madrid in regime di completo isolamento, impossibilitati ad avere ogni tipo di contatto con avvocati o familiari e in balia quindi della forze di sicurezza e dei loro metodi di "interrogatorio".
Ma già oggi alcuni esponenti della sinistra basca hanno ribadito che le vertenze intraprese finora rimangono tutte aperte.
Nel pomeriggio numerosi sindaci e rappresentanti municipali - per lo più di Accion Nacionalista Vasca (sinistra patriottica), ma anche di altri partiti baschi di sinistra come Aralar, Ezker Batua e Zutik, hanno annunciato durante una assemblea tenutasi a Elorrio che utilizzeranno tutte le opzioni a propria disposizione per "paralizzare" il progetto dell'alta velocità nei loro territori. I rappresentanti istituzionali locali hanno in questo modo risposto all'appello della piattaforma popolare "AHT gelditu!" (Stop all'alta velocità) che da tempo si batte per fermare la distruzione del territorio basco e che definisce la TAV una "iniziativa antisociale ed antiecologica".
La repressione aumenta, ma la lotta - politica - non si ferma.

da http://eukalherria.indymedia.org/

http://www.autprol.org/