03/10/2007: Per il No al referendum, Oltre il referendum


La mobilitazione per respingere l'accordo del 23 luglio tra governo e Cgil Cisl e Uil sta coinvolgendo un numero crescente di rsu, di singoli delegati e di lavoratori, è necessario unire le forze.
Fuori dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro non abbiamo nessun strumento di controllo sul referendum, non votano solo ed esclusivamente i lavoratori in forza, la manovra per far passare l'accordo è chiara, i dirigenti sindacali hanno messo in moto la loro macchina organizzativa per far passare i si al referendum, facendo votare tutti quanti, e controllando direttamente loro, i firmatari dell'accordo, i voti espressi fuori dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro.
Dobbiamo unire le forze, collegarci direttamente per far sentire nelle assemblee la rabbia degli operai.
Per stabilire un minimo di controllo sulle modalità di voto sui seggi, sui conteggi.
Sarà più difficile per Cgil Cisl Uil truccare i dati.
Il lavoro di denuncia sui contenuti dell'accordo non si ferma qui, deve proseguire oltre il referendum, mai più lotta in ordine sparso contro un gruppo dirigente sindacale compromesso che controlla strettamente la macchina organizzativa e la usa come vuole.
Come rsu della INNSE Iniziative lanciamo una proposta a quanti si stanno battendo contro l'accordo sottoscritto, al fine di continuare la discussione per aprire la strada alla possibilità di continuare la battaglia, oltre il referendum. Lanciamo l'idea per ciò di andare verso un'assemblea generale di tutte le fabbriche che si sono schierate in prima fila in questa lotta, per continuare la difesa degli interessi operai.
La discussione sul da farsi è aperta, per mettersi in contatto scriveteci.

La RSU della INNSE Iniziative

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