26/09/2007: Arresti del 12/02/07: attualmente i compagni agli arresti domiciliari sono cinque


Per tutti vige il divieto assoluto di comunicare con altre persone che non siano i familiari più stretti.
Per decisione del gip Salvini a tutti i compagni è stata imposta un’abitazione per gli arresti domiciliari diversa da quella dove abitualmente vivevano, fuori dal comune di appartenenza o adirittura in altre città.
Questa è la chiara dimostrazione di voler tenere i compagni lontani dal contesto quotidiano nel quale sono inseriti e riconosciuti dal movimento di classe anche come sinceri ed apprezzati sindacalisti .

DAL 17 LUGLIO ALESSANDRO TOSCHI SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI A CASA DELLA MADRE.
DAL 28 LUGLIO ANDREA SCANTAMBURLO SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI PRESSO LA CASA DEL PADRE. HA IL PERMESSO DI VEDERE LA SUA COMPAGNA ED I SUOI FIGLI SOLO PER TRE ORE AL GIORNO CON UN ORARIO IMPOSTO DALLE 16.00 ALLE 19.00.
DAL 1° AGOSTO FEDERICO SALOTTO SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI PRESSO LA CASA DELLA NONNA.
DALL’ 11 SETTEMBRE GIAMPIETRO SIMONETTO SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI PRESSO LA CASA DEI GENITORI.
DAL 12 SETTEMBRE ALFREDO MAZZAMAURO SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI PRESSO LA CASA DEI FAMILIARI AD UDINE.
POCO PRIMA DELLA CONCESSIONE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI AD ALFREDO ERA STATA NEGATA LA POSSIBILITA' DI POTER COMUNICARE, TELEFONICAMENTE, CON LA SUA COMPAGNA AMARILLI ATTUALMENTE DETENUTA NEL CARCERE DI VIGEVANO.

Tutti i compagni che si trovano attualmente agli arresti domiciliari hanno inoltre il divieto di comunicare anche attraverso una semplice lettera.
Questo è chiaramente un altro mezzo per tentare di isolarli visto che durante la detenzione in carcere potevano scrivere e ricevere posta anche fra coimputati e che inoltre, dalla chiusura delle indagini, non vige più la censura sulla corrispondenza dei compagni detenuti.
Queste ulteriori vessazioni non fiaccano di certo la voglia di lottare e di sentirsi uniti a tutti gli altri compagni.
Continua ad essere quanto mai evidente che la solidarietà che si è formata ed è cresciuta intorno agli arrestati del 12 febbraio è per la magistratura molto scomoda perché traduce il riconoscimento dei compagni all’interno nel movimento di classe.
Come parenti e amici degli arrestati continuiamo ad essere in prima fila nel rafforzamento di questa solidarietà, che non vuole essere confusa o tradotta in “umanitaria” proprio per rivendicare l’identità politica dei nostri cari.
Per scrivere a tutti i compagni agli arresti domiciliari:

TOSCHI ALESSANDRO, ANDREA SCANTAMBURLO, FEDERICO SALOTTO, GIAMPIETRO SIMONETTO, ALFREDO MAZZAMAURO, potete scrivere ad un unico indirizzo:

“Associazione solidarietà parenti e amici” - Via Varese 10, 35100. Padova

parentieamici@libero.it

http://www.autprol.org/