26/09/2007: GOVERNO DI DESTRA, GOVERNO DI SINISTRA, CHI FA LE GUERRE È IL VERO TERRORISTA!
“PIANI PER LA SICUREZZA, EMERGENZA CRIMINALITÀ, MAGGIORI FINANZIAMENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE, PIENI POTERI REPRESSIVI ALLE GIUNTE CITTADINE, TOLLERANZA ZERO PER RISTABILIRE LA LEGALITÀ, PERICOLO TERRORISMO”.
Sono queste le parole d’ordine che nell’ultimo periodo serpeggiano tra i politici di centrodestra e centro”sinistra”, ancora una volta tutti uniti in tema di repressione e controllo sociale.
In questo clima si collocano gli attacchi e le recenti chiusure di vari spazi politici, tra cui gli sgomberi di quattro centri sociali nell’ultimo mese e mezzo tra Milano, Bologna, Verona e Padova dove, lo scorso 25 luglio, è stato sgomberato e semidistrutto il Centro Popolare Occupato Gramigna, esperienza di autogestione popolare che resisteva nello stesso stabile da sette anni ma attiva e presente in città da più di venti.
Molti spazi o situazioni dove si sviluppa una lotta slegata dalle istituzioni o partiti, risultano sotto attacco, se non vogliamo tornare allo scorso anno e vedere cosa è successo in Val di Susa basta ricordare il recente sgombero della sede della C.U.B. a Vicenza e l’arresto del delegato Claudio, oppure le continue provocazioni e i tentativi di depotenziare le varie lotte popolari, da quelle nel meridione fino a Vicenza contro il Dal Molin.
Perché vengono chiusi questi spazi?
Perché sono luoghi che escono dal controllo delle giunte e del governo, luoghi dove si pratica un’autorganizzazione della lotta, dove si coltiva un modo di vedere la realtà e una pratica al di fuori del pensiero dominante a senso unico che questa società impone con il conformismo, il terrore e la repressione. Il fatto che centri sociali o, in generale, luoghi di autogestione politica vengano attaccati dimostra la paura della classe dominante verso idee e pratiche nuove e che queste possano diffondersi e far leva tra le masse. Soprattutto in un periodo, come quello attuale, di forte crisi e inflazione economica, di guerra imperialista infinita e costruzioni di nuove basi militari, di attacchi ai diritti dei lavoratori e tagli continui allo stato sociale.
Tutto questo ad opera di un governo che si dichiara di sinistra che ha completamente disatteso il suo programma politico tradendo le aspettative dei suoi elettori e mettendo in atto vere e proprie operazioni di pulizia ideologica di chi rivendica la propria appartenenza al movimento di classe, vedi l’operazione “Tramonto” e i compagni arrestati il 12 febbraio.
La borghesia, che sia rappresentata da Berlusconi o Montezemolo, per non perdere il proprio potere e il proprio controllo, userà ancora una volta tutti i mezzi “democratici” di cui dispone per tenere a bada non solo chi si organizza al di fuori delle logiche istituzionali, ma anche verso qualsiasi voce più a sinistra, o semplicemente a sinistra del governo. Cosa farà mai il governo Prodi quando i vicentini occuperanno i cantieri della nuova base di morte per impedirne i lavori? Agiterà lo spauracchio del terrorismo? Parlerà di infiltrati o provocatori? O forse, semplicemente, manderà truppe di divise blu a manganellare chi difenderà la propria terra?
La politica repressiva firmata Prodi e Amato, mascherata dalla necessità di “sicurezza e legalità” ci orienta verso tristi, quanto pericolose, prospettive oppressive e autoritarie, puntando il dito anche chi semplicemente è “diverso” da noi, immigrato, prostituta di strada, lavavetri o rom che sia, lasciando campo libero a forze reazionarie e fasciste. Tutto ciò quando non si è ancora varata nessuna legge seria per la sicurezza dei lavoratori visto che ormai ne muoiono quattro al giorno!
Di fronte ad un futuro fatto di guerre, sacrifici e precarietà la risposta sarà una sola: organizziamoci e prepariamoci alla lotta!
Padova, settembre 07
C.P.O. Gramigna
http://www.autprol.org/