31/08/2007: RFT: Sciopero alle ferrovie.
Il 95% dei macchinisti vota per lo sciopero.
Il risultato del referendum per uno sciopero a tempo indeterminato dei macchinisti non avrebbe potuto essere più impressionante. Il 95,8% dei 12.000 macchinisti dei treni viaggiatori e merci si è espresso per lo sciopero [quota che supera l'ostacolo del 75% dei voti di chi lavora in un'impresa, posto dalla legge affinchè al suo interno sia possibile lo sciopero, ndt].
Questo voto schiacciante è considerevole anche di fronte a settimane di campagne diffamatorie contro le richieste dei macchinisti in gran parte organizzati nel Sindacato dei Macchinisti tedeschi [GdL, iniziali dal tedesco, ndt].
Puntualmente lunedì [6 agosto] Mehdorn, capo di Ferrovie spa (Bahn ag) venuto a conoscenza dell'esito del referendum ha inasprito le minacce e diffamato in un'intervista all'influente media Der Spiegel, i macchinisti e il loro sindacato GdL in un modo molto violento. Lui definisce le giustificate richieste dei macchinisti "folli". Secondo lui "un piccolo gruppo di funzionari sindacali avrebbe sedotto gli iscritti e cercato di dividere il personale delle ferrovie".
Parole di un manager a cui è affidato il compito di portare le ferrovie in Borsa, di privatizzarle, che addirittura minaccia di "sospendere dal servizio" gli scioperanti e di far loro "pagare i danni", anche per gli scioperi futuri.
Per il 27 agosto, infatti, è stata preparata da GdL un'altra giornata di mobilitazione alla quale dovrebbero prebdere parte anche i macchinisti delle metropolitane di Amburgo e Berlino.
Transnet e GdBA i due sindacati maggiori fra i ferrovieri hanno già firmato un accordo, il quale prevede un aumento del 4,5% della paga assieme ad una tantum di 600 euro. La collaborazione fra Ferrovie spa e questi sindacati è fortissima. La firma dell'accordo citato, ad esempio, è stata possibile ma sotto la clausola che Ferrovie spa non avrebbe fatto nessuna concessione a GdL; in caso ciò avvenga l'accordo raggiunto decadrebbe automaticamente [e Ferrovie spa si troverà di fronte ad uno sciopero di più vasta portata?, ndt]. Ad ogni modo il contratto sottoscritto è ampiamente lontano dalla richiesta, seppure graduale, avanzata da GdL: portare la paga dei macchinisti dagli attuali 1.700 euro a 2.500.
A complicare la situazione ci pensa Mehdorn che ha cercato il tribunale del lavoro che riuscisse ad emettere una sentenza contro lo sciopero proclamato dai macchinisti. E questo tribunale lo ha trovato, a Norimberga, in Baviera. Il giudice ha sentenziato che "gli scioperi attuati negli orari centrali del traffico di persone e merci potrebbero portare danni economici immensi all'economia del paese", per cui andrebbero vietati. Il valore di tale sentenza [prima che diventi e se lo diventa, esecutiva, ndt] vista la possibilità di ricorsi sul piano federale e altri, per il momento è soltanto indicativo del clima che riduce gli spazi d'azione dei lavoratori. GdL ha diffuso un comunicato in cui invita gli scioperanti "a non ostacolare con mezzi sproporzionati l'ingresso nei luoghi di lavoro a chi vuole recarsi al lavoro". Intanto l'adesione alla lotta si estende anche fra i cittadini, contrari alla privatizzazione, alla quale GdL, e anche gli altri sindacati di categoria, a parole, si oppongono.
da indymedia del 10 agosto 2007
http://www.autprol.org/