24/08/2007: Report Assemblea del Patto di Mutuo Soccorso (del 28/7/2007)
All'interno dell'ottava edizione del campeggio contro l'Alta Velocità in Val di Susa, a Venaus, si è tenuta una nuova assemblea del Patto di Mutuo soccorso. La presenza di numerosi comitati o realtà territoriali che aderiscono a quest'esperienza nata formalmente più di un anno fa, all'indomani della marcia Venaus-Roma, e sviluppatasi attraverso successivi momenti d'incontro a carattere nazionale quali Roma, Venaus, Serre, Vicenza, non soltanto ha testimoniato l'ottimo "stato di salute" del patto ma ha anche contribuito all'elaborazione collettiva di una serie di proposte di mobilitazione in agenda per il prossimo autunno.
L'assemblea nel susseguirsi degli interventi ha ribadito una volta in più la natura e la funzione del patto: da una parte costituisce la possibilità di conoscere e mettere in relazione le numerose esperienze di lotta e di resistenza che a livello territoriale attraversano la penisola (attualmente sono 116 le adesioni pervenute al sito del patto), dall'altra vuol essere uno strumento di solidarietà attiva e sostegno concreto a queste lotte. Accanto all'esigenza di mettere in condivisione quei saperi e quelle conoscenze che stanno alla base delle singole specificità territoriali, ne sono quindi emerse le caratteristiche più interessanti. In particolare è stata da tutti rivendicata la natura autonoma, orizzontale e aperta, del patto; la capacità di dare risposte concrete alla crisi, ormai unanimamente conclamata, della rappresentanza e della politica istituzionale, attraverso pratiche di resistenza e di lotta popolari e dal basso, sviluppando processi decisionali partecipati e forme di democrazia sostanziali. Il patto dunque non vuole incorrere in errori che hanno attraversato precedenti fasi del movimento ed è per questo che non deve diventare un "partito dei movimenti" o un "movimento dei movimenti", per questo non vuol essere una struttura organizzativa che vincola l'autonomia decisionale delle singole realtà che ne fanno parte.
La forza propulsiva di quest'esperienza si è data a partire dalla condivisione che lotte popolari come quella in Val di Susa prima e Vicenza poi, rompono gli argini delle interpretazioni localistiche e particolaristiche di questi movimenti; citando uno degli interventi all'assemblea:" NON CI SONO TANTI PICCOLI CORTILI DA DIFENDERE MA UN UNICO GRANDE PROGETTO FOLLE DA COMBATTERE, CHE PUNTA ALLA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO E DELLE PERSONE" e che si esprime in molte forme differenti, ma che sostanzialmente è rappresentato dal cosiddetto partito trasversale degli affari, sostenuto dal governo di turno. A fronte di ciò si è sottolineato l'importanza di elaborare forme di solidarietà concreta nei confronti dei territori sotto attacco, quali ad esempio il blocco delle stazioni, già sperimentate in passato in Val Susa in occasione degli accadimenti di Serre e di Vicenza, o da progettare nei prossimi mesi.
Dopo la condivisione dell'esperienze di lotta intervenute (rete dei comitati campani in difesa della salute e dell'ambiente; no tav e no inceneritori Firenze; No Fly Ciampino; No coke Roma; contro la centrale turbogas di Aprilia; presidio permanente No Dal Molin Vicenza; coordinamento No F35 Novara; comitato contro le scorie nucleari Saluggia; no autodromo Modena; comitato contro il rigassificatore Offshore Livorno), l'assemblea si è pronunciata aderendo ad alcune scadenze di mobilitazione indette per i prossimi mesi. Nello specifico s'invita alla partecipazione alla "notte dei fuochi" organizzata il 10 agosto in tutti i territori resistenti, si aderisce concretamente alla costruzione della settimana di campeggi di lotta contro la base militare di Vicenza prevista nei giorni dall'8 al 15 settembre e si raccoglie l'invito alla partecipazione alla lotta contro gli inceneritori di Acerra e della Campania, aderendo alla manifestazione nazionale a Napoli prevista per l'inizio di ottobre. Inoltre, raccogliendo l'invito emerso durante l'assemblea di Serre, l'assemblea si è impegnata a costruire una giornata di mobilitazione a carattere nazionale ma dislocata a livello territoriale, per la fine di settembre (si è accennato il 29), con la finalità di rendere sempre più visibile e concreto il percorso e lo strumento del Patto di Mutuo Soccorso.
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