13/07/2007: "Liste nere" = controrivoluzione globale


Persecuzione dei kurdi in Turchia - repressione in Germania.
E' passato appena un anno e mezzo dalle ultime perquisizioni organizzate su scala nazionale, che avevano per oggetto i kurdi. All'alba del 5 luglio 2007 circa 190 funzionari di polizia della Baviera, del Baden-Wuerttemberg e del Nord-Reno Vestalia hanno perquisito le abitazioni private e locali di lavoro di "presunti appartenenti all'organizzazione vietata KONGRA-GEL [organizzazione di massa kurda che dalla nascita, 2000 (?), agisce alla luce del sole, ndt]. Secondo indicazioni della questura di Monaco e della procura federale, solo nell'area metropolitana di Monaco sono state colpite dalle perquisizioni 23 persone. Scopo dell'azione di polizia doveva essere il ritrovamento di materiale provante il sostegno del KONGRA-GEL, che, su pressione della Turchia è stato inserito nel 2004 nella "lista del terrorismo" stilata dall'Unione Europea nel 2004.
Le perquisizioni e gli arresti in seguito sono stati motivati dall'affermazione che KONGRA-GEL avrebbe lavorato alla costruzione di un'organizzazione di giovani vicina al PKK. Sono stati apertamente sequestrati telefonini, libri, cassette e personal computers.
Fra le persone arrestate c'è il 69enne scrittore e pubblicista Haydar Isik; sulla base dell'accusa di appartenenza al "Comitato direttivo di un'associazione vietata" ad Isik è stato notificato un mandato di cattura emesso dal tribunale di Monaco. Il mandato di cattura oggi viene verificato dal tribunale di convalida.
La questura ha avuto la faccia tosta di affermare, nella conferenza stampa successiva agli arresti, che il KONGRA GEL combatte "con violenza massiccia armata" per uno "stato autarchico kurdo" e per la "separazione dalla Turchia". Questa è una calunnia assoluta che ribadisce solo quanto viene affermato incessantemente dallo stato turco.
Di fronte alle imminenti elezioni parlamentari del 22 luglio 2007, i partiti fanno a gara nel tener viva l'istigazione contro la popolazione kurda, gli appartenenti al DTP filo-kurdo, in particolare contro il presidente del PKK Abdullah Ocalan. Ad esempio, il "Partito del Movimento Nazionalista" (MHP) chiede, nei comizi elettorali pubblici, l'esecuzione di Ocalan, il ritiro della concessione dei diritti alla popolazione kurda, come anche un allontanamento dai criteri di Copenhagen, presupposti per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Con rivendicazioni di questo tipo l'MHP si assicura il sostegno dell'élites militare del paese. Recentemente il capo si stato maggiore, Yasar Bueyuekani, aveva esortato i paesi europei ad una politica offensiva contro i "sostenitori del terrorismo".
Per quanto riguarda la "soluzione del problema kurdo", l'UE attacca alle spalle la Turchia, mettendole di fronte l'atteggiamento sui diritti umani.
La Germania è stata al gioco. Le odierne perquisizioni godono di una grossa approvazione da parte di questa politica nazionalista-sciovinista e dei circoli militari. Le autorità giudiziarie hanno dato loro man forte. Devono fare in modo che l'accusa venga approvata, per essere i tirapiedi di questa politica sporca.

Noi condanniamo il procedimento delle autorità ed esigiamo la liberazione di tutte le persone arrestate e la fine della prassi percutoria.
Di almeno 23 persone arrestate stamane all'alba durante le incursioni in 28 abitazioni della polizia di Monaco, Colonia e Baden-Wuerttemberg, si conoscono i nomi di sole 17 persone.

Fonte: ANF, 5. luglio 2007, ISKUm

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