04/07/2007: Lettera Al movimento, ai comitati, agli amici e simpatizzanti NO TAV


Vi comunico che nei primi giorni del mese di giugno è giunta al sottoscritto la comunicazione di chiusura indagini (leggasi denuncia) per i fatti accaduti il 6 dicembre 2005 sull’ autostrada Torino-Bardonecchia alle ore 9.00 nei pressi della galleria “Giaglione” ,sopra il presidio NO TAV sgomberato da poche ore con la violenza che tutti si ricordano. Ho atteso qualche giorno prima di rendere pubblica questa notizia, per poter prendere visione della documentazione relativa all’indagine, onde essere più preciso nella comunicazione. In pratica risulto indagato per furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, mentre il mio coindagato, è indagato “solamente” per danneggiamento e resistenza. Mi si accusa di aver sottratto, da una autovettura della polizia stradale, una valigetta contenente una macchina fotografica e suoi accessori; entrambi siamo accusati, in concorso con altri non identificati, di aver danneggiato la vettura della polizia, nonché di aver ostacolato il servizio dei due agenti di polizia accorsi per sgomberare il blocco dell’autostrada effettuato da una cinquantina di persone poco tempo dopo lo sgombero violento dei prati occupati della Libera Repubblica di Venaus.
Sempre ad inizio giugno sono stato convocato nella caserma dei Carabinieri di Susa per la consegna dell’ “Avviso Orale”, un provvedimento di polizia, firmato dal questore di Torino Berrettoni, dove, visto che sono stato segnalato all’Autorità Giudiziaria (dalla DIGOS) per tutta una serie di reati (relativi a manifestazioni NO TAV), vengo considerato una persona socialmente pericolosa, quindi mi si invita a tenere un comportamento conforme alla legge, minacciando altrimenti misure di restrizione della libertà personale. Si tratta di un provvedimento di Polizia che esula da procedure giudiziarie (infatti risulto tuttora incensurato), ma è da considerarsi come una sorta di intimidazione e ammonimento rivolti a me, ma forse anche a tutto il movimento NO TAV.
Insieme alla denuncia, che porterà quindi ad un processo, questo atto si inserisce perfettamente, a mio modo di vedere, nello scenario attuale della procedura di proposizione/imposizione del progetto TAV, pianificata dal governo di centro-sinistra e ben orchestrata da Virano. Mentre si portano i sindaci ad un livello di dialogo molto autorevole ed approfondito, con opportune concessioni e trattamenti di favore, il resto del movimento viene isolato e depotenziato accusandolo di un opposizione preconcetta e
ideologica portata avanti da frange cosiddette “radicali o estremiste” che destabilizzano il “confronto democratico” e istituzionale (quello che sta facendo passare il progetto, secondo me). Ovviamente tutti sappiamo, ma forse ancora non del tutto, quello che sta dietro a progetti come il nostro “amato” TAV ed è facilmente immaginabile che lorsignori non si facciano troppi scrupoli pur di favorire i loro sporchi interessi, come di fatto
hanno già dimostrato nel dicembre 2005 in Valsusa e in altri momenti in giro per l’Italia.
Le notizie e impressioni che ho riportato qui sopra vogliono essere elementi per il dibattito, ognuno si faccia i propri ragionamenti e conclusioni, io da parte mia posso dire che questi provvedimenti non mi spaventano, ma anzi danno conferme ulteriori alle mie motivazioni per continuare la mia opera di critica ad un sistema sociale che sempre più evidenzia le sue contraddizioni e mi permette di sognare un nuovo mondo senza più il TAV e i suoi padroni.
Presto potrete trovare una copia del verbale di “Avviso Orale” e alcuni estratti dalla documentazione sulle indagini nei miei confronti sui siti no tav.

Luca del Cels Exilles 2 luglio 2007
http://www.notav-norepressione.it/wordpress/index.php


http://www.autprol.org/