18/06/2007: DAVIDE, FABIO, MARCO LIBERI SUBITO!
DAVIDE, FABIO, MARCO sono da giovedì 14 giugno agli arresti domiciliari. Arrestati perchè antifascisti, arrestati perchè autonomi. Da giovedì il movimento Torinese ha messo in campo iniziative in città, occupando il rettorato, organizzando un'assemblea e un presidio nel centro cittadino. Sono moltissimi gli attestati di solidarietà che i compagni stanno ricevendo e che noi pubblichiamo; è stato anche redattto un appello per la loro scarcerazione immediata indirizzato a - professori, intellettuali, politici, partigiani, studenti, militanti e a tutti coloro che sentono i valori dell’Antifascismo e della Resistenza come i propri - DAVIDE, FABIO, MARCO liberi subito!
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CRONACA
Giovedì 14 GIUGNO: dalle 6.30 di del 14 giugno la Digos di Torino ha arrestato 3 compagni dell'Askatasuna e del collettivo universitario autonomo. Dopo aver perquisito le abitazioni li ha tradotti in questura notificando loro il mandato di custodia cautelare ai domiciliari. Davide, Fabio e Marco sono imputati dei reati di Violenza e resistenza a Pubblico ufficiale in merito agli scontri avvenuti all'università il 14 maggio quando un presidio antifascista impedì ai fascisti del Fuan di entrare a palazzo nuovo. Ci furono cariche della polizia dentro l'atrio dell'università e ci furono alcuni feriti. Due militanti dei Comunisti Italiani, che erano presenti alla manifestazione vennero già denunciati. In merito all'episodio, che ebbe molto eco sui giornali cittadini, vennero presentate alcune interrogazioni in consiglio comunale e in consiglio regionale, di solidarietà con gli studenti e di condanna alla manifestazione fascista.
leggi a lato in pdf le motivazioni dell'arresto
alle 11.00 dopo un breve presidio a Palzzo Nuovo è stato occupato il rettorato
alle 14.00 si è tenuta la conferenza stampa
alle 17 si conclude l'occupazione e la conferenza stampa rilanciando per domani alle 18.00 a Palazzo Nuovo un'assemblea di movimento, e sabato alle 17 un presidio davanti alla prefettura
Venerdì 15 giugno: si è svolta a Palazzo Nuovo un'assemblea di movimento molto partecipata, che ha discusso la situazione e articolato le critiche del movimento contro l'Università di Torino, che ancora poche ore fa, con una nota del rettore Pellizzetti, ha assunto una posizione ponziopilatesca rispetto a ciò che è avvenuto sia il 14 maggio, giorno degli scontri tra studenti e polizia dentro l'università, sia il 14 giugno, giorno degli arresti dei tre compagni. All'assemblea hanno partecipato anche due partigiani che parteciparono alla liberazione di Torino durante la Resistenza, che hanno portato la loro solidarietà agli arrestati e invitato tutte le antifasciste e gli antifascisti a cercare la più vasta unità contro i tentativi della destra veterofascista di conquistare spazi politici e culturali nel nostro paese.
Sabato 16 giugno: presidio in solidarietà in piazza castello.
Comunicato del network antagonista torinese: oggi a Torino più di trecento persone hanno idealmente abbracciato Davide, Fabio e Marco, i nostri tre compagni arrestati in seguito ad un’iniziativa antifascista che si tenne il 14 maggio scorso all’interno di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’università.
A partire dalle ore 17.00 si è formato in Piazza Castello un presidio in loro solidarietà che ne ha chiesto l’immediata liberazione e ha annunciato il lancio di una campagna di raccolta firme a cui tutte e tutti siamo invitati a partecipare.
Nell’appello, oltre alla richiesta di liberazione dei tre compagni, si denuncia l’inconsistenza dell’impianto accusatorio messo in piedi dalla magistratura torinese e l’uso politico e strumentale delle forze dell’ordine chiamate a militarizzare i locali universitari per proteggere e difendere un gruppo neofascista.
La magistratura, che ha accusato i nostri compagni non tanto di aver commesso concretamente dei reati, ma per la loro militanza antifascista quotidiana, per la loro internità nelle lotte sociali, è nell’appello ritenuta responsabile di voler colpire ed intimidire, attraverso questi arresti, chi a Torino continua a difendere e perseguire i valori dell’antifascismo.
Questi stessi concetti sono stati ribaditi anche all’interno dei numerosi interventi che sono stati fatti oggi in piazza. I compagni e le compagne di Davide, Fabio e Marco, i loro amici e le loro amiche, i loro colleghi di lavoro e di università, le loro famiglie, insieme alle altre persone presenti, hanno voluto, attraverso questo presidio, far sentire la loro voce, ora rinchiusa tra le mura di casa, e così sensibilizzare la cittadinanza di Torino su questo gravissimo episodio di repressione.
Numerosi gli attestati di solidarietà giunti in piazza, e variegate le voci che si sono levate a sostegno dei compagni detenuti. Oltre ai Comunisti Italiani, anche loro colpiti da una serie di denunce in seguito ai fatti occorsi il 14 maggio, hanno partecipato, tra gli altri, una delegazione No Tav della Val di Susa, i compagni e le compagne del centro sociale Gabrio, i collettivi studenteschi ed universitari della nostra città, vari esponenti della sinistra istituzionale, rappresentanti dei sindacati di base, realtà dell’antagonismo torinese, e poi tanti tanti altri…
E anche oggi al nostro fianco, alcuni partigiani della sezione Anpi Martiri del Martinetto, sezione alla quale sono iscritti Davide, Fabio e Marco, che hanno voluto, con la loro presenza, esprimere non solo la loro solidarietà, ma anche ribadire i valori della Resistenza e l’importanza di continuare a praticare l’antifascismo.
La campagna di liberazione continuerà nei prossimi giorni con altre iniziative, nella speranza che i nostri tre compagni possano presto tornare a lottare al nostro fianco.
Davide, Fabio e Marco liberi subito!
L’antifascismo non si arresta.
di seguito il comunicato del collettivo universitario autonomo
ARRESTATI STUDENTI ANTIFASCISTI
Oggi 14 giugno 2007, verso le 7 del mattino, tre compagni del Network Antagonista Torinese sono stati raggiunti da notifica di arresti domiciliari. Dopo la perquisizione delle rispettive abitazioni, per volere del pm Tatangelo, sono stati portati in questura. I reati contestati (minacce, resistenza, aggressione e lesioni in concorso con le aggravanti) sono inerenti alla giornata del 14 maggio 2007, quando un folto gruppo di studenti e studentesse antifascist* ha impedito che il FUAN (organizzazione universitaria neofascista) volantinasse nell'atrio di Palazzo Nuovo, subendo due cariche violente della polizia, come sempre schierata a difesa dei fascisti.
Oggi si apre un ulteriore capitolo riguardo a una brutta storia cominciata con il Rettore Pelizzetti che si è erto a difensore dei fascisti, proseguita con i militanti del FUAN che alle 7 del mattino del 14 maggio sgattaiolavano come topi, scavalcando i cancelli, all'interno dell'università, luogo altrimenti a loro inagibile, e terminata, nonostante le cariche, con la cacciata dei fascisti da parte degli studenti.
Per l'ennesima volta tre nostri compagni, e quindi noi tutti, siamo accusati di antifascismo, accusa troppo spesso ricorrente negli ultimi anni. Per conto nostro, rivendichiamo come sempre la pratica di un antifascismo militante, che certo mai verrà scalfita dalla repressione in atto. Rivendichiamo, quindi, l'aver cercato nella giornata del 14 maggio la contrapposizione con le forze dell'ordine, illegittimamente presenti all'interno dell'università in assetto antisommossa, in coerenza con quello che è da sempre uno dei nostri obiettivi, ovvero quello di impedire, fisicamente e politicamente qualunque agibilità ai neofascisti.
A chi ci accusa, in nome di una presunta democrazia, ribadiamo che nulla può prescindere dal valore dell'antifascismo che continueremo a perseguire. E siamo invece noi ad accusare:
- Il Rettore Pelizzetti che ha concesso ai militanti del FUAN l'ingresso a palazzo nuovo prima ancora dell'apertura dei cancelli, permettendogli di volantinare ,e, in nome di una demagogica pluralità, ha calpestato le convinzioni antifasciste radicate tra gli studenti dell'Università di Torino. Che ha permesso la presenza della polizia all'interno dell'Università, sottraendosi ad ogni responsabilità rispetto alle conseguenze che tale presenza ha comportato.
- Le forze dell'ordine, che, oltre ad impedire con la loro presenza il normale svolgimento della vita universitaria, non si sono risparmiate in battute e provocazioni razziste e omofobe, prima di caricare selvaggiamente, picchiando studenti, personale dell'università e chiunque si trovasse nell'atrio in quel momento, dando luogo a una caccia all'uomo fino ai piani superiori e dentro le biblioteche e aule dell'ateneo.
- La magistratura, che lungi dal ristabilire la realtà dei fatti (non che ci si potesse aspettare altro), continua ad accanirsi contro qualsiasi manifestazione di un antifascismo genuino, stilando lunghe liste di reati a carico degli antifascisti.
Per niente intimiditi, ma ancora più determinati, lanciamo da oggi una campagna di solidarietà con i compagni denunciati sia all'università che nella città, e ne chiediamo l'immediata liberazione.
DAVIDE, FABIO, MARCO LIBERI SUBITO!
Appuntamento ore 13:45 Palazzo Nuovo.
COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO - TORINO
STUDENT* ANTIFASCIST* TORINESI
http://www.autprol.org/