28/05/2007: FIAT AUTO POMIGLIANO: LE ASSEMBLEE DEI LAVORATORI BOCCIANO LA PROPOSTA CONFEDERALE SUL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI E IL SABATO LAVORATIVO A POMIGLIANO


Come era prevedibile dalla forte riuscita degli scioperi contro gli otto sabato di straordinario obbligatorio indetti dallo Slai Cobas in Fiat e collegate aziende terziarizzate (sabato scorso ancora adesioni al 70), nelle affollate assemblee generali del 1° turno e centrale indette da FIOM-FIM-UILM-FISMIC e svoltesi stamattina tra le 9.00 e le 10.30, i lavoratori hanno bocciato all’unanimità, per alzata di mano e voto palese, l’ipotesi conclusiva del contratto nazionale dei metalmeccanici in scadenza a giugno e proposta dai sindacati confederali, e approvato, ancora unanimemente, la mozione sottoposta al voto da Domenico Mignano, della componente RSU dello Slai Cobas. Il voto dei lavoratori sulla mozione Slai Cobas è stato netto, plebiscitario ed unitario: nessuno contro e nessuno astenuto. Hanno votato la mozione proprio tutti, compresa l’intera RSU confederale e tutti hanno ritirato il mandato a trattare ai sindacati confederali sia sull’ipotesi contrattuale (che "va di molto migliorata" nella parte normativa e in quella economica) sia contro la recente proposta aziendale del sabato fisso col riposo a scorrimento durante la settimana a Pomigliano che dovrebbe partire dal prossimo settembre..

Dichiarazione dello Slai Cobas: "...I ricchi diventano sempre più ricchi e gli operai sempre più poveri e sempre più precari: l’ipotesi contrattuale di FIOM-FIM-UILM-FISMIC non pone fine a questa preoccupante deriva (né economicamente, con la risibile cifra di 67 euro netti, scaglionati a più riprese nel corso di 2 anni - né rispetto alla precarietà della prestazione lavorativa, con la concessione dei contratti flessibili a tempo indeterminato pari al 15% della forza lavoro, ‘derogabile’ per eccesso per contratto aziendale, cui vanno aggiunti i ‘contratti di apprendistato che non concorrono alla formazione di tale percentuale (praticamente a Pomigliano, su un organico complessivo di 6.000 addetti sarebbero ben oltre 1.000 quelli condannati alla precarietà a vita). Inoltre la proposta dell’orario plurisettimanale, nella nostra fabbrica,ad esempio, servirebbe esclusivamente a compensare (col sabato lavorativo strutturale) le note magagne aziendali che stanno mettendo una seria ipoteca sul futuro produttivo ed occupazionale di Pomigliano. Con una seria ‘bonifica’ e ristrutturazione impiantistica, e 600 nuove assunzioni) si possono realizzare, nei 2 turni lavorativi sui 5 giorni la settimana, ben oltre le 5.000 vetture a settimana (altro che sabato lavorativo): ed è questo che abbiamo chiesto e sottoposto al voto di tutti i lavoratori della fabbrica, ed i lavoratori hanno approvato!"

28/5/2007
Slai Cobas Fiat e Terziarizzate - Pomigliano d’Arco

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