21/05/2007: Lettera dal carcere di San Michele (AL)
Ciao tosi, ho ricevuto la cartolina per il mio compleanno e anche varie vostre lettere, grazie a tutti ma ricordatevi che in galera porta sfiga festeggiare i compleanni. Ho sentito del generatore, siete riusciti a capire chi è stato? Magari gli sbirri. Stamattina doveva venire a trovarmi xxxx, mi ero tutto rasato, pulito, fatto bello e porco dio alle 9 mi prendono e trasferiscono ad Alessandria. Nobili.
Quando sono arrivati mi hanno detto che in 10 minuti dovevo mettere in 2 sacchetti quello che ci stava e che il resto me lo spediranno loro (chissà se è vero e chissà quando arriverà). La scusa era che nel nuovo posto (segreto fino all'arrivo) non accettavano più di due sporte di bagagli in entrata. Naturalmente se l'erano inventati. Oltre ai disagi del trasferimento, oltre al portarmi più distante dalle persone che mi vengono a trovare, oltre a rendere le visite degli avvocati più laboriose per loro, non capisco quale sia il motivo del cambio di prigione mio (o dello sparpagliamento se anche altri sono stati trasferiti).
Quello di Alessandria è un carcere più piccolo di quelli di Milano ma ha un bel repartone di E.I.V. dove ultimamente ci sono state lotte di detenuti contro le nuove restrizioni, e relativi pestaggi (forse qualcuno di voi era anche venuto al recente presidio qui sotto).
La pacchia di Bollate è finita e non rivedrò più i miei amici animali. Anche qua comunque la fauna non manca, tra scarafaggi e brespe ne ho già accoppati una decina.
Prima di farmi la branda ho dovuto scrostare il muro per non svegliarmi domani mattina con le croste di colore sul muso. Par forsa, i ga dà el biancon insima el lavabie!
Per il resto le guardie sono tranquille (quelle che ho visto). Il pranzo me lo servono i detenuti, cosa che a Bollate non succedeva e da quando sono arrivato, tramite gli appuntati mi hanno fatto avere scottex, 2 caffè, merendine, salame, formaggio, etc. Un'accoglienza niente male insomma.
E' appena entrato in cella un appuntato con le mani dietro la schiena e non capivo che cazzo aveva; quando è arrivato vicino a me ha tirato fuori un martello e questo mi ha fatto un attimo impernsierire. Invece si è messo a battere le sbarre delle finestre per vedere a che punto erano i miei lavori di seghetto.
Per ora non pare che la mia condizione sia cambiata: sono sempre in isolamento, in regime di alta sorveglianza, non credo mi abbiano promosso E.I.V.. Si sono informati se a Bollate facevo ore di socialità e mi hanno detto che domani mi diranno cosa posso e cosa non posso fare.
Intanto sono qui in una cella al II piano, sotto di me ho i camini delle cucine, mi pare di vivere dentro un Mc Donald. Davanti ho l'orto della prigione e una fantastica vista sui colli alessandrini (se esistono).
Vi abbraccio tutti e tutte
Max
TOSCHI MASSIMILIANO C/O CASA DI RECLUSIONE
VIA CASALE 50/A - 15040 SAN MICHELE (ALESSANDRIA)
http://www.autprol.org/