18/05/2007: Una di noi, per attaccare tutti noi


Angela Ferretti, lavoratrice di Vodafone e delegata sindacale attualmente sospesa è stata licenziata. Non è coinvolta nei fatti che l’Azienda le imputa (come sentenziato dall’unica autorità competente, cioè il giudice che l’ha rilasciata e come confermato dalla mancanza, al riguardo, di indagini sul suo conto), ma per un’affissione di manifesti; prendiamo atto che l’azienda ha ignorato del tutto i fatti, basandosi su teoremi pretestuosi.
Le motivazioni contestatele, quindi, non riguardano nessuna sentenza o giudizio degli organi competenti, ma sono un teorema costruito su dichiarazioni di giornali (smentite in quel senso da Angela) e ricostruzioni parziali di notizie stampa.

Come lavoratori riteniamo, in assenza di fatti certi e della sentenza definitiva per l’accusa mossale (che è diventata istigazione a delinquere slegata da qualsiasi presunta finalità terroristica e per la quale sembra che si andrà alla decadenza dei termini senza nemmeno un processo) ingiusto che l‘Azienda, in base a semplici sospetti, possa licenziare in tronco una lavoratrice che sul posto di lavoro non ha mai dato motivi di lagnanza e che ha sempre svolto il proprio lavoro in maniera onesta.
Abbiamo il sospetto che il vero motivo di questo licenziamento sia “politico”, cioè derivato dal fatto che Angela è un’attivista sindacale che si è sempre mobilitata in prima persona a difendere i lavoratori. Questo non possiamo accettarlo!
Inoltre, se quest’azione dell’Azienda dovesse risolversi nella conferma del licenziamento sarebbe un precedente pericoloso per tutti i lavoratori, perché si affermerebbe il concetto che Vodafone ha il diritto di licenziare chiunque in base a dei “presentimenti” o dei “sospetti” (sentimenti soggettivi e non riscontrabili), invece che in base ai “fatti”.

Riteniamo utile, discutere di questo con il maggior numero di colleghi e colleghe possibili tramite un’assemblea che è possibile richiedere tramite raccolta firme e chiediamo a tutti di testimoniare ad Angela la nostra vicinanza con il contributo di una somma simbolica per aiutarla nelle spese processuali.

Un gruppo di lavoratori Vodafone

http://www.autprol.org/