13/04/2007: Appello per la partecipazione al corteo del 25 Aprile a Milano
25 Aprile 1945 – 25 Aprile 2007 La Resistenza continua Fino alla vittoria!
Ieri le gesta delle armate coloniali del duce all’estero, con le missioni in Albania, in Libia,la campagna d’Etiopia, la partecipazione alla guerra civile di Spagna e al II conflitto mondiale, seminavano distruzione e morte. Le strutture e le milizie per la repressione politica creavano uno stato di terrore all’interno arrestando, torturando ed eliminando ogni oppositore antifascista e ogni comunista. Li chiamavano “Banditi”.
Leggi di guerra, tra cui i reati associativi, stavano alla base del clima costante di caccia alle streghe e l’Ovra (Organizzazione per la vigilanza e la repressione dell’antifascismo), forte di queste leggi, sorvegliava e puniva. Le carceri italiane erano piene di oppositori, comunisti, antifascisti e anarchici. Da San Vittore si levava forte l’aspirazione di libertà e giustizia di centinaia di prigionieri mentre le masse popolari subivano miseria, morte, dolore e sfruttamento.
Le masse popolari, allora, organizzate nella Resistenza partigiana, si sono ribellate e hanno vinto il terrore nazi-fascista!
Oggi le armate del governo Prodi e soci sono presenti in molti fronti di guerra, dall’Iraq all’Afghanistan al Libano. Gli operai, i lavoratori, i giovani e le donne delle masse popolari subiscono attacchi pesantissimi alle loro condizioni di vita. Miliardi vengono impiegati per le spese militari e per la repressione interna mentre viene scippato il Tfr, aumentano i costi della sanità e si abbassano i salari. Anche oggi le carceri italiane sono piene di oppositori, di stranieri considerati “nemici”, di anarchici, di comunisti. Oggi li chiamano “terroristi”.
Hanno varato nuove leggi di guerra ancor più odiose e razziste di quelle del ventennio, negli ultimi anni hanno incarcerato e inquisito, con i reati associativi, centinaia e centinaia di compagni e anarchici. Con l’operazione “Tramonto”, voluta da “sinistri” magistrati come Spataro e la Bocassini, tengono in carcere sotto la tortura dell’isolamento 14 comunisti rei di aspirare e lottare per una società non più divisa in classi e senza guerre. Da San Vittore, Opera, Monza e Bollate e da tutte le carceri anche oggi si alza un grido per la libertà.
Cosa è cambiato?
La crisi irreversibile in cui da tempo si dibatte il sistema imperialista in cui viviamo si è aggravata e porta, come all’epoca del fascismo e del nazismo, sempre più chiaramente verso la guerra. I padroni puntano alla mobilitazione reazionaria. La falsificazione della realtà è diventata la legge per tentare di gestire il consenso. La massima di Goebbels, microfono del III Reich, “La propaganda è come l’arte, non ha bisogno di rispettare la verità” è il principio guida dell’informazione odierna.
Così le occupazioni militari diventano missioni umanitarie per portare la democrazia, così chi resiste e si organizza per ribellarsi, sia nei territori di guerra che all’interno dei paesi imperialisti, diventa un pericoloso terrorista.
La diversità sta nel fatto che i nazisti rivendicavano apertamente il loro progetto razzista e di dominio sull’umanità mentre gli imperialisti moderni, in Italia oggi il governo Prodi e soci, si travestono da difensori della democrazia per portare avanti i loro sporchi piani. I nazisti di ieri erano dei criminali coerenti, gli imperialisti di oggi sono dei criminali viscidi e bugiardi.
Sono gli stessi della guerra in Iugoslavia nel 1998.
Per arrivare a quello che stanno facendo oggi, una rinnovata aggressività imperialista italiana che partecipa alle guerre di conquista di risorse energetiche e di nuovi mercati, hanno però bisogno di annichilire ogni potenzialità di rivolta dei popoli da dominare e dei proletari da “arruolare” nelle nuove imprese belliche. Attaccano per questo la principale ideologia di liberazione e riscatto sociale che ha contrassegnato il secolo scorso: il comunismo.
Per questo non solo la destra ma anche tutta la “sinistra” istituzionale, fino a quella definita “radicale”, si impegna con costanza a revisionare vergognosamente la storia arrivando ad equiparare il fascismo al comunismo, Hitler a Stalin, i campi di sterminio alle foibe… consegnando alle nuove generazioni “rinnovati” programmi scolastici in cui i partigiani sono in ultima analisi responsabili delle rappresaglie stragiste dei nazi-fascisti e dove Mussolini viene dipinto come un bravo statista il cui unico errore fu di dichiarare guerra agli alleati.
Un indottrinamento massiccio in cui il comunismo viene attaccato e il fascismo “recuperato”.
Tanto accanimento contro il comunismo e il suo portato di emancipazione sociale fa pensare che la borghesia sia tuttora terrorizzata da questa ideologia e abbia dunque bisogno di esorcizzarla quotidianamente per estirparla dalle teste degli sfruttati!
E quando ciò non basta e sente odore di rosso la borghesia attiva tutti gli apparati repressivi per assicurare alla galera chi professa e pratica idee rivoluzionarie, le uniche che possano fermare la reazione e la guerra. E la paura aumenta, tanto più oggi che la capacità di resistere all’imperialismo e di infliggergli duri colpi è di nuovo tornata ad essere concreta e visibile a tutti: in Iraq, in Palestina, in Asia e in America Latina.
Oggi come ieri, partigiani sempre
Con la resistenza dei popoli contro la guerra imperialista!
Con la resistenza degli operai, dei lavoratori, dei precari delle donne e dei giovani contro lo sfruttamento
Con la resistenza dei prigionieri rinchiusi nelle carceri imperialiste
Basta con le missioni di guerra e con la repressione di chi lotta
Basta con la tortura psicofisica dell’isolamento
Libertà ai i popoli
Libertà ai compagni in carcere e a tutti i prigionieri
Coordinamento di lotta per la Palestina, Milano
Per discutere la partecipazione unitaria al corteo, è indetta una riunione
MERCOLEDI 18 APRILE ore 21.30 presso la Panetteria Occupata, via conterosso, 20 - Milano
coordpalestina@yahoo.it
http://www.autprol.org/