10/04/2007: Lettera dal carcere di San Vittore - Milano
Cari compagni,
ho ricevuto oggi la vostra lettera, ero all’aria del pomeriggio quando la guardia della posta mi ha chiamato dal cancello del cubicolo per consegnarmela. Mi ha comunicato che anche altri tre plichi sono bloccati in attesa del nulla osta del magistrato.
Raggi di solidarietà che impattano la segregazione.
Sabato 24/03 a Milano c’è stato anche un presidio in solidarietà e contro l’isolamento qui sotto il carcere e il caloroso rumore degli slogan, degli interventi e dei petardi è riuscito a riscaldare e a valicare il cemento, le garitte e le sbarre e ha riscaldato il cuore. Qui a Milano c’è stata anche un’assemblea e una cena molto partecipate. A Padova c’è stata un’assemblea che ha visto la partecipazione di una ventina di operai. Naturalmente tutto questo non perché siamo particolarmente simpatici o perché abbiamo chissà quali meriti, anzi. E’ semplicemente perché le contraddizioni si acuiscono e la via rivoluzionaria conquista simpatia tra chi ha ormai la consapevolezza che le proprie condizioni materiali di vita e di lavoro sono destinate a peggiorare mentre gli utili del capitale monopolistico aumentano. La crisi del loro sistema si approfondisce e la borghesia imperialista ingrassa. Può sembrare un paradosso, ma non lo è, perché aumentano lo sfruttamento, l’oppressione e la guerra.
Klausewizt diceva che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Oggi si può dire che l’imperialismo è la continuazione dello sfruttamento capitalistico con altri mezzi quelli della repressione, della coercizione, della dominazione militare per soddisfare la fame di profitti dei gruppi del grande capitale finanziario e monopolista e delle sue imprese multinazionali.
Naturalmente tutto questo acuisce le contraddizioni e la necessità della via rivoluzionaria affiora anche nella percezione dei proletari che vivono nei paesi imperialisti come il nostro. La solidarietà nei nostri confronti ne è in qualche modo il riflesso. Importante anche perché si manifesta in un momento in cui sono al governo i revisionisti traditori degli interessi di classe e proprio dalle loro squadre d’assalto sbirresco-mediatiche è condotto l’attacco contro di noi.
“La lotta contro l’imperialismo, se non è indissolubilmente legata con la lotta contro l’opportunismo, è una fase vuota e falsa” (Lenin, L’imperialismo).
È il bubbone dell’opportunismo, è proprio quell’escrescenza che nelle formazioni imperialiste i padroni coltivano nella classe operaia e nel proletariato con la corruzione, e che alla fine si fonde interamente con la politica borghese e ne diventa la punta nella sua espressione antiproletaria e guerrafondaia. La compagine del governo Prodi né è un bell’esempio.
Per quanto riguarda la segregazione nostra penso che ne siate informati.
Tutto procede con il solito isolamento tra studio, letture e attività ginnica.
Lo spazio si è ristretto e il tempo si è dilatato e in questa nuova dimensione curiamo il corpo e la mente. Un abbraccio a tutte/i!
A pugno chiuso
Claudio
San Vittore, 2 aprile 2007
http://www.autprol.org/