20/03/2007: Breve contributo letto davanti al carcere di Alessandria durante il presidio del 18.03.07


Oggi siamo qua per dare la solidarietà.
Non una solidarietà pelosa ma militante, a sostegno delle lotte che da alcuni mesi nella sezione EIV di questo carcere, vengono portate avanti.
Noi consideriamo questo momento come una tappa di un percorso di lotta più ampio contro l’isolamento, la differenziazione e il 41bis.
Nella sezione EIV sono avvenuti, negli ultimi mesi, ulteriori restrizioni di libertà individuali e collettive (sanità, sport, socialità in generale).
Contro questo attacco i prigionieri hanno intrapreso un percorso di rottura, la risposta della direzione è stata durissima, fino a culminare nel pestaggio, avvenuto il 1°marzo, nei confronti di Gisè, fatto ancora più grave perché la rappresaglia ha colpito un prigioniero somalo con la precisa volontà di spezzare la solidarietà interna.
Questo presidio vuole affermare che nessun prigioniero deve sentirsi solo soprattutto in questi momenti dove la repressione all’interno delle carceri ma anche all’esterno è fortemente avvertita.
Intendiamo con questo percorso creare continuità fra le lotte che esistono all’interno del carcere con quelle fuori, per spezzare l’isolamento che vorrebbe dividere sia i detenuti tra di loro che i percorsi di solidarietà esistenti all’esterno.
Nel solco di questa manifestazione saremo alla fine di maggio sotto il carcere dell’Aquila, emblema del 41bis, dove sono rinchiusi 160 prigionieri sottoposti a questo regime.
Siamo con voi quando ci scrivete che IL CARCERE NON VA RIFORMATO MA ABBATTUTO, come la società che lo crea.
Al posto di questo mostro, né muri né steccati, avanti con i prati!

LIBERI/E TUTTI/E
Le compagne e i compagni contro il carcere e la società che lo crea.

http://www.autprol.org/