20/03/2007: Abbiamo alcune certezze: SOSPETTARE E PUNIRE. Volantino distribuito a Scienze Politiche - Milano


12 febbraio 2007, operazione combinata tra Sisde e Digos: 15 arresti e quasi 100 perquisizioni. L’obiettivo sbandierato: l’arresto delle “nuove Br”, pronte a colpire. In realtà il vero obiettivo è stato quello di criminalizzare quelle forze che stando all’interno del tessuto sociale rappresentano una contraddizione antagonista e incompatibile con le scelte politico-economiche del quadro istituzionale. Il vero obiettivo è stato sia quello di disorientare gli ambiti dove gli arrestati erano presenti, sia quello di disgregare il lavoro dei collettivi all’interno dei quali essi si muovevano.
Si è voluto e si vuole tutt’ora incrinare il rapporto che questi collettivi hanno con i movimenti che si esprimono contro lo stato di cose presenti. Uno fra questi, ma non sicuramente l’unico, è il movimento contro la base Usa di Vicenza, dal momento che l’operazione è scattata 5 giorni prima della manifestazione... Inutile dire che è stato un tentativo fallito, data la presenza di 150 mila persone all’appuntamento.
Uno degli aspetti più inquietanti riconducibile a questa operazione è quello di fare terra bruciata nell’habitat naturale degli arrestati. Ne è dimostrazione la campagna di terrore intrapresa su tutti i fronti (mass media, alcuni sindacati, imprenditori), condita da varie falsità e infamie contro gli arrestati e chi si è espresso solidale. Esempio clamoroso è l’arresto di 4 persone, avvenuto a Sesto San Giovanni sulla base dell’affermazione che “terrorista è chi bombarda paesi e popolazioni e non chi lotta al fianco di queste popolazioni”: affermazione che lo Stato non riconosce come una critica legittima, bensì come istigazione a delinquere. Oltre ad esser stati sbattuti come dei mostri in prima pagina, due compagne (dei 4 arrestati) sono state licenziate per motivi politici.
Il clima da caccia alle streghe fa comodo a tutti:
1) Allo Stato che, in puro stile mafioso, lancia avvertimenti a chi lotta contro le scelte ultraliberiste del governo disinistra come privatizzazioni, liberalizzazioni, redistribuzione del reddito (dai lavoratori alle imprese), distruzione dei servizi sociali, taglio delle pensioni, mantenimento della legge 30.
2) Al sindacato subalterno, che può finalmente liberarsi dai lavoratori e dai delegati non allineati alle scelte filo-padronali.
3) Agli imprenditori che colgono l’occasione per licenziare chi ha osato lottare e solidarizzare con i propri compagni.

Per sperare di essere “risparmiati” da questa campagna inquisitoria, urgono dichiarazioni di obbedienza e di dissociazione dagli arrestati. Una morsa a tenaglia che cerca, e a volte riesce nel suo scopo: piegare la voglia di essere solidali con chi subisce chiari soprusi. Per quel che ci riguarda, in quanto compagni di Alfredo e Amarilli, continueremo a portare avanti le nostre lotte e rivendicazioni, sia dentro che fuori l’università.
Continueremo a criticare la deriva aziendalista dei corsi di studio e il loro divenire avamposti della precarietà (condizione oggettiva del lavoratore odierno), nonché il costo in aumento dei libri e delle tasse d’iscrizione.
Il nostro orizzonte è un’università basata su un’informazione e un processo di apprendimento tali da creare una conoscenza svincolata dalle logiche di mercato. Proponiamo un’università aperta alla città, con infrastrutture e servizi gratuiti.
Il nostro orizzonte è quello di destituire lo studente-massa, vassallo della mercificazione della conoscenza.
Continuare e amplificare le lotte all’interno delle quali i nostri compagni erano presenti, è l’unica dichiarazione che siamo disposti a fare. Il valore che le lotte hanno contro la miseria dell’esistente e la qualità dei rapporti umani che si creano, nonché la solidarietà che ne deriva è per noi il modo migliore per difendere l’identità dei nostri compagni dalla denigrazione messa in atto dai vari pennivendoli che li descrivono come reclutatori e infiltrati.

SOLIDARIETA’ ai compagni arrestati
SOLIDARIETA’ a chi ha subito il licenziamento politico

ASSEMBLEA STUDENTI SCIENZE POLITICHE

SABATO 24 marzo - ore 16.30: partecipiamo in massa al presidio sotto il carcere S. Vittore (Piazzale Aquileia)
DOMENICA 25 marzo - ore 13: pranzo di sottoscrizione per i compagni arrestati - presso la trattoria in via Espinasse 172- Milano.

scienzepolitichemilano@inventati.org

http://www.autprol.org/