20/03/2007: APPELLO IN DIFESA DELLE RSU


ALLE RSU DELLA FIAT MIRAFIORI CARROZZERIA, A CGIL, CISL E UIL, A FIM, FIOM UILM, A TUTTI I SINDACATI PIU’ RAPPRESENTATIVI A LIVELLO NAZIONALE, A TUTTI I SINDACATI DI BASE.
Noi sottoscritti lavoratori, aderenti e non ai Sindacati, prendendo atto del fatto che la Direzione aziendale Fiat ha tolto la copertura sindacale ai nostri compagni Vincenzo CALIENDO e Simone LOGRECO accampando pretestuose motivazioni, constatato che negli ultimi tempi anche nella nostra azienda i posti di alcune RSU, migrate da una OS a un’altra o defenestrate dalla sigla di appartenenza, sono contesi da varie sigle sindacali fino a portare il contenzioso su questi posti R.S.U. nei Tribunali, chiediamo sia messa fine all’indegno e ignobile spettacolo con cui i padroni e il Giudici sono chiamati a decidere su chi debba essere il vero rappresentante sindacale dei lavoratori nelle aziende. Ribadiamo che i rappresentanti eletti democraticamente ogni 3 anni non possono né debbono essere estromessi da nessuno dai loro incarichi sino alla loro scadenza naturale in quanto rappresentano innanzitutto i propri elettori.
La rimozione dai propri incarichi da parte delle direzioni aziendali o dell’autorità giudiziaria, su richiesta di qualche piccolo o grande burocrate, sono una indebita ingerenza, un attacco alla democrazia dei lavoratori nei luoghi di lavoro, un chiaro ulteriore indebolimento della classe lavoratrice da diversi anni costretta a difendere, con le unghie e con i denti, le condizioni di vita e di lavoro dagli attacchi condotti da piu’ parti.
Proprio nel momento in cui si stanno ridiscutendo di TFR, i fondi pensioni, le pensioni pubbliche, il precariato, i rinnovi contrattuali, sentiamo il dovere di rivendicare e di ribadire che le Rappresentanze Sindacali Unitarie, democraticamente elette dalla base dei lavoratori, non si toccano perché sono nostre! Esse sono i nostri primi portavoce perché ci ascoltano ogni giorno e a loro affidiamo le nostre rivendicazioni, i nostri problemi e le nostre speranze.
Siamo consci che, nei momenti piu’ alti delle nostre lotte, nel corso della occupazione delle fabbriche nel 1920-21, nel secondo dopoguerra, e di recente, negli anni ’60 e ’70, i lavoratori italiani, e in primo luogo, i lavoratori FIAT, hanno espresso chiaramente come doveva essere la loro rappresentanza: delegati eletti dal proprio gruppo omogeneo, eleggibili e revocabili in qualunque momento, e tutti assieme componenti i Consigli di Fabbrica.
Siamo anche consci che, negli anni che seguirono, le forze padronali e governative cercarono sempre piu’ di di incanalare, raffreddare, controllare, gestire, le rappresentanze dirette ed immediatate della nostra classe: con le Corporazioni e poi con le Commissioni Interne.
Le RSU nominate dalle sigle già rappresentano una anomalia alla libera, democratica elezione dei nostri rappresentanti. Ora, riteniamo che una ulteriore indebita ingerenza anche sui rappresentanti eletti, a volte solo perché la voce è un po’ fuori dal coro, non sia piu’ tollerabile!
Invitiamo pertanto la R.S.U. della Mirafiori Carrozzeria a pronunciarsi in merito, invitando la Direzione Aziendale ad astenersi dal prendere qualunque decisione in merito alla copertura sindacale da attribuire ai singoli rappresentanti poiché tali coperture sono quelle decise e notificate lo scorso anno, a seguito di regolari elezioni nei luoghi di lavoro.
Chiediamo di annullare la recente comunicazione aziendale con la quale si sono informati i delegati Enzo Caliendo e Simone Logreco della loro decadenza dalla carica di R.S.U.

Invitiamo tutte le OO.SS. in indirizzo:

1) a respingere con ogni mezzo i tentativi degli imprenditori di influire o addirittura determinare la composizione delle R.S.U.;
2) ad abbandonare immediatamente ogni rivalsa tra OO.SS. tesa a dichiarare o far dichiarare decaduto il singolo R.S.U. che ha lasciato un Sindacato per aderire a un’altro, o che, per propria o altrui decisione, non sia piu’ iscritto ad alcun Sindacato, recedendo da qualsiasi azione giudiziaria in merito;
3) a ribadire, specificando e formalizzando il piu’ presto possibile, con un Accordo Sindacale Confederale da trasmettere alle Organizzazioni padronali e al Governo, che i singoli Rappresentanti Sindacali Aziendali, eletti democraticamente rimangono in carica sino alla loro scadenza naturale, indipendentemente dalle variazioni di scelta sindacale, politica o religiosa che nei tre anni di mandato possono determinarsi.

http://www.autprol.org/