16/03/2007: A distanza di più di dieci mesi da quando 10 nostre compagne/i sono finite/i come ostaggi nelle mani del nemico


Il pensiero oggi non riesce a soffermarsi su considerazioni giuridiche, su come ormai il 270bis possa riuscire con troppa facilità a reprimere, incarcerare e cercare di disperdere realtà che si battono, con ogni mezzo necessario, contro il potere in tutte le sue più aberranti e subdole forme di sfruttamento e oppressione.
Il pensiero oggi non può che riflettere sulle altre più strette conseguenze dell’applicazione di questo ben noto articolo, su ciò che mesi e anni di carcere, arresti domiciliari, divieti e obblighi di dimora, ecc… portano con sé: la rabbia e il dolore per la perdita della libertà, per l’isolamento, per la lontananza dai propri affetti, dalle proprie lotte.
Oggi il nostro pensiero è soprattutto per chi, sempre a testa alta, si trova inevitabilmente ad affrontare le “intemperie” scatenate dalla repressione, a pagare in prima persona il prezzo, il prezzo delle proprie scelte rivoluzionarie.
Oggi il pensiero, sempre più complice e vivo, va a tutti quei nostri compagni/e e amici/he rinchiusi/e, esiliati a centinaia di chilometri, lontani ma sempre più vicini e a tutti quei nostri compagni/ e amici/he che, tra mille difficoltà, riescono ancora a far sentire più forte la loro voce solidale, portando avanti con più determinazione e tenacia, quelle lotte che si sarebbero volute cancellare e zittire.
Oggi il nostro pensiero va ad ogni singolo palpitare dei loro desideri, ad ogni sospiro delle loro sofferenze, ad ogni scintilla del loro spirito combattivo mai domato, al loro sentire ribelle così intenso che è anche il nostro.
Perché oggi, come in ogni altro momento, quel fuoco che ci scorre e brucia nelle vene non è stato spento, ma arde, divampa con maggiore intensità.
Oggi, ancora più di ieri, sentiamo viva la necessità di lottare, convinti che l’unica guerra veramente persa è solo quella che non si combatte.
Oggi, in una giornata come tante altre, vogliamo solo ribadire che il battito dei nostri cuori, come un rullo di tamburi prima della battaglia, tuonerà per sempre in un unico boato di ostinata e profonda ribellione.
Un abbraccio di sentita complicità e amore a tutti i compagni e le compagne.

16/03/2007
due compagni incarcerati

http://www.autprol.org/