16/03/2007: A proposito della sentenza nel processo contro Marco Camenisch
La parte conclusiva del processo contro Marco Camenisch si è tenuta oggi [13 marzo] alle 11.00 presso l’alta corte di Zurigo. La presenza delle forze dell’ordine può essere ancora una volta descritta più che sovrabbondante.
Intorno alla quindicina è stata la presenza delle persone solidali giunte per ascoltare le parole del giudice. Al contrario di ieri, non solo sono state perquisite e fatte controllare tramite un metal detector, ma la polizia ha anche identificato tutti i visitatori come misura preventiva.
Il giudice ha anche minacciato l’intervento della polizia se la folla non avesse fatto silenzio. Poi ha dichiarato la sentenza: otto anni di prigione, meno il tempo speso nel rinvio di giugno 2004. La richiesta di affidare Marco alla custodia permanente è stata rigettata. Dopodiché il giudice ha iniziato a leggere l’enorme somma di denaro che Marco deve pagare per le spese procedurali, ecc.
Il giudice ha concluso informando la corte che un appello a questa sentenza può essere possibile a livello federale e di cantone.
Alla fine questo significa che Marco sarà rilasciato al più tardi nel 2018. Al più breve un suo possibile rilascio potrà esserci nel 2012, se sarà decisa la sospensione della pena dopo che avrà scontato un terzo della condanna. Questa condanna significa anche che l’intransigente procuratore Ulrich Weder ha perso definitivamente. Se non trattenuto dal suo “capo” vi è la possibilità che non possa accettare la sconfitta e ricorrere in appello contro la decisione della corte.
È seguita una breve e abbastanza tecnica spiegazione della sentenza, che ha dato agli astanti la sensazione di sentire una specie di formula magica o un passo della bibbia.
Le recenti “edizioni” in materia di legge criminale sembra che abbiano creato alcuni problemi e, provate su pochi imputati, sono state interpretate in modi differenti.
In ogni caso, la corte ha chiaramente dichiarato che una custodia permanente in questo caso sarebbe stata sproporzionata, nonché contro i diritti umani e ha adottato quasi completamente una ad una le argomentazioni della difesa.
Sebbene l’attacco dei “generali” dalla poltrona è risultato un insuccesso, difficilmente ci sono ragioni per festeggiare: se Marco deve scontare la sua pena interamente sarà fuori all’età di 66 anni, dopo 28 anni di prigione.
Ma chi ha detto che le corti hanno qualcosa a che vedere con la giustizia? Ogni dannato anno in prigione è già un anno di troppo! Marco deve uscire subito!
Queste sono le nostre richieste: libertà e luce del sole per Marco Camenisch – per una società senza prigioni.
13/3/2007
Amici e sostenitori di Marco Camenisch
http://www.autprol.org/