08/03/2007: 9 marzo: Giornata d’azione internazionale. Solidarietà con le prigioniere rivoluzionarie ed i prigionieri rivoluzionari in Italia!


Il 12 febbraio, nell’ambito di una vasta operazione repressiva, in Italia sono stati arrestati 15 militanti comunisti (70 perquisizioni a Trieste, Milano, Padova, Torino e Zurigo). Quest’attacco ha nel mirino anzitutto le forze impegnate nella costruzione di un Partito Comunista Politico-Militare, ma anche il movimento anticapitalista nel suo insieme: colpire le prime era un’occasione per intimorire l’ultimo. Il movimento comunista ed anarchico sono oggi in Europa i più avanzati e dinamici e per questo esposti alla repressione più forte. I 15 compagni arrestati s’aggiungono alle centinaia di rivoluzionari/e già rinchiusi/e nelle carceri italiane: comuniste/i delle Brigate Rosse, anarchiche ed anarchici delle cellule rivoluzionarie d’attacco oppure del Silvestre, anarco-comuniste/i di Sardegna, ecc.
La solidarietà internazionale con le prigioniere rivoluzionarie ed i prigionieri rivoluzionari (d’Italia ed altrove) è a maggior ragione necessaria, in quanto le prigioniere ed i prigionieri sono esposte/i ad una repressione sempre più accanita. L’estorsione del pentimento diventa dappertutto la regola. Le autorità rifiutano la liberazione dei prigionieri e delle prigioniere con malattie gravi perché non disposte/i al pentimento (come Nathalie Ménigon in Francia con vari Ictus che hanno provocato un’emiplegia, come Josefina Garcia Aramburu con tre infarti). La redazione di un semplice testo anticapitalista (che non parla neanche di lotta armata!) basta per rimettere in questione una liberazione condizionale (come quella di Christian Klar dopo 26 anni di carcere nella RFT), oppure può provocare una nuova condanna (come per il militante Basco Iñaki de Juana, che dopo 18 anni di carcere sarebbe dovuto essere liberato nel 2003, ma fu condannato ad altri 12 anni e 7 mesi per due articoli scritti per un giornale basco).
Così il 12 marzo un tribunale svizzero dovrà decidere su di una richiesta d’applicare una misura contro il prigioniero anarchico verde Marco Camenisch che esclude ogni possibilità legale di liberazione. L’applicazione di questa misura, prevista per recidivi psicopatici, ad un militante politico sarebbe un inedito. Appelliamo al sostegno senza riserve della campagna di solidarietà attuata dalle forze che sostengono Marco in occasione di quest’udienza, queste forze hanno deciso di mobilitarsi anche per il 9 marzo per permettere iniziative comuni.
Terminando appelliamo alla partecipazione massiccia per la Giornata Internazionale del/la prigioniero/a rivoluzionario/a del 18 marzo, con iniziative locali ed internazionali e partecipando al meeting internazionale di Berlino.

Sostegno alle prigioniere rivoluzionarie ed ai prigionieri rivoluzionari!
Costruire la solidarietà! Abbattere il capitalismo!

Commissione per un Soccorso Rosso Internazionale (Bruxelles-Zurigo)

http://www.autprol.org/