26/02/2007: CONTRO L’ISOLAMENTO E L’ANNIENTAMENTO; anche al carcere di Opera arriva il 41bis


Il carcere di Opera, uno dei più grandi in Europa, non ha nulla da invidiare agli altri istituti di pena per quanto riguarda isolamento, pestaggi, violenze e umiliazioni, mancanza di cure e igiene.
A tutto questo si andrà ad aggiungere una nuova sezione (ben 100 posti) regolata dall’articolo 41bis che renderà questo carcere ancora più disumano.
Con il 41bis viene reso più difficile il rapporto con i famigliari, viene ostacolata la socialità e l’unità fra prigionieri e il contatto con chiunque non sia una guardia. Questo favorirà ancora di più la divisione e la differenziazione impedendo ciò che dà forza e permette di resistere al carcere.
Il 41bis rappresenta infatti il massimo grado di isolamento e annientamento, la totale esclusione dall’accesso ai “benefici”, la sospensione dei diritti di base.
Ai prigionieri sottoposti al 41bis viene negata ogni possibilità di difesa individuale e collettiva attraverso il processo in videoconferenza.
L’obiettivo dichiarato è far rinnegare sé stessi e la propria identità costringendo a subire ricatti e compromessi.

Il metodo è sempre lo stesso: premia e terrorizza; dividi e impera.
Il 41bis è una melma incivile che contaminerà tutto il carcere. La sua puzza si sentirà in tutte le celle; per questo è importante essere uniti e solidali per sfondare i suoi vetri divisori e far cambiare l’aria.
Diamo forza alla solidarietà e all’unità: potenti strumenti che portano ossigeno anche nelle carceri.

Il nostro collettivo, OLGa (è Ora di Liberarsi da ogni Galera), è composto da compagne/i che, pur provenendo da realtà diverse, hanno trovato l’unità nel lavoro contro ogni tipo di carcere.
Da oggi organizzeremo mensilmente, davanti al carcere di Opera, un banchetto con materiale informativo, nel quale distribuiremo dei libri ai prigionieri attraverso i famigliari che si recano al colloquio.
In questo modo vogliamo conoscere direttamente quello che accade in carcere, per manifestare la solidarietà ai prigionieri e ai loro famigliari e sviluppare insieme percorsi di controinformazione e di lotta.

Milano, 24 febbraio 2007
Volantino distribuito davanti al carcere di Milano Opera

http://www.autprol.org/