15/02/2007: Stanno preparando il terreno perché Vicenza diventi un’altra Napoli e un’altra Genova


La protesta per la base americana di Vicenza mette in crisi la sinistra. Quindici gli autosospesi DS a Vicenza, moltissimi i militanti di base del PRC, PDCI, Verdi delusi e arrabbiati. I cittadini, di destra e di sinistra, in piazza.
Il governo “amico dei lavoratori” è sempre più alle prese con le sue contraddizioni. La protesta di Vicenza li sta evidentemente mettendo in difficoltà. Il suo elettorato si aspettava altro, una politica di sinistra, a favore delle masse, contro la guerra, per il lavoro, sui PACS. Il programma comune tra destra e sinistra è sempre più evidente agli occhi degli elettori e per cercare di mantenere sotto controllo il dissenso, per cercare di renderlo meno efficace, ecco che arriva un bell’arresto a “orologeria”. Pedinati dal 2004, è sopraggiunta l’urgenza di arrestare, a 5 giorni dalla manifestazione di Vicenza, un gruppo di “brigatisti”, come recitano i giornali. Se a Vittorio Emanuele, Ricucci, Previti amici e parenti dei vari potenti viene concesso sempre il dono del dubbio: “non sono colpevoli finché la giustizia non farà il suo corso” (tra l’altro benché rubino, imbroglino, siano mandanti di omicidi vengono sempre assolti), i compagni arrestati sono sicuramente colpevoli da due minuti dopo l’arresto (la democrazia borghese è garantista solo con i borghesi) e si costruisce il caso in modo da “unire tutti” sotto la bandiera della lotta al terrorismo. Tutto questo per far passare che a Vicenza ci saranno i terroristi, che la gente a protestare si mette in pericolo (di arresto e manganellate), che si unisce ai violenti. Per far passare in pratica l’idea che chi protesta è terrorista, per eliminare sempre più la libertà di dissenso, di manifestazione e per fare un ulteriore passo verso la messa fuorilegge dei comunisti. Prodi coglie l’occasione al volo per dire agli uomini “dissidenti” del suo governo di non andare a sfilare a Vicenza. Amato dichiara: "Tutti coloro che siedono in Parlamento esprimano un sentimento opposto a quanti, invece, vorrebbero cogliere l'occasione di quella manifestazione per saldare spezzoni di ostilità verso la polizia”. Stanno preparando il terreno perché Vicenza diventi un’altra Napoli del 2001 e un’altra Genova del G8.
I dirigenti della CGIL fanno molto di più anche della destra, e sostenuti e incoraggiati dai Berlusconi e i fascisti come Fini promettono di dare la caccia ai “sospetti” terroristi tra le loro fila.
I “compagni” dirigenti di Rifondazione e PDCI giustificano e si alleano con gli assassini di Stato e gridano al terrorista contro operai, lavoratori, compagni che cercano la strada per eliminare lo sfruttamento, l’ingiustizia, la guerra.
Il terrorismo è l’occasione buona per tentare di giustificare ancora una volta agli occhi dei lavoratori e delle masse lo scippo del TFR, l’eliminazione del diritto al lavoro, l’eliminazione del diritto alla casa (gli affitti ormai sono assolutamente improponibili per un lavoratore salariato), l’ingerenza della Chiesa nello stato eliminando quel che resta della sua laicità, le operazioni illegali della CIA, le torture, i bombardamenti su popolazioni inermi.
Chi è che chiama terroristi i comunisti, i lavoratori che lottano?
Di pochi giorni fa l’assoluzione degli ultimi due generali del caso Ustica. In questi 25 anni tutti i personaggi in qualche modo coinvolti in quella faccenda, come attori o come testimoni, sono morti in circostanze misteriose o ambigue, cioè sono stati assassinati (la magistratura italiana non è riuscita, in anni, a fare chiarezza su nessuna delle stragi compiute in Italia in periodo di pace, ma riesce a trovare velocemente gli autori dell’operazione di Nassirya in un teatro di guerra), il Ministro della Giustizia, Mastella, si rifiuta di richiedere l’estradizione per gli agenti della CIA che hanno rapito e portato in Egitto Abu Omar in modo che potesse essere torturato. I nostri politici sostengono i costruttori e guardiani del nuovo Lager di Guantanamo, sostengono le guerre preventive dei paesi imperialisti diretti e guidati dagli USA in tutto il mondo, sopportano che i nostri stessi soldati, in fondo solo carne da macello, muoiano in silenzio di leucemia avvelenati dall’uranio impoverito, per poi farne degli eroi quando vengono uccisi dai popoli che resistono all’occupazione.
Tutto questo mentre riabilitano il fascismo, rivedono la storia e i fascisti tornano a saccheggiare le sedi dei comunisti (di pochi giorni fa l’aggressione a giovani DS di Fano, la bomba alla sede dei CARC di Ercolano, l’aggressione alla sede del PRC di Borgo San Lorenzo, Firenze).
Gli arresti dei compagni di Iniziativa Comunista del 2001, poi assolti, il processo nei confronti del Campo Antimperialista, gli arresti di questa estate dei compagni di A Manca pro s’indipendentiza, le continue perquisizioni (oggi è un anno esatto dall’ultima), sequestri di computer e gli 8 procedimenti a nostro carico, gli arresti di questi giorni, e in ultimo i quattro arresti di questa mattina per apologia di reato, dimostrano chiaramente l’innalzamento del livello repressivo nei confronti del dissenso, della protesta, nei confronti di tutti coloro che in qualche modo e in qualche misura potrebbero dar voce e organizzazione alla protesta e alla ribellione delle masse. Quanti e quali altri arresti preparano? Perseguitano preventivamente i comunisti, le avanguardie di lotta, per prepararsi il terreno all’ulteriore attacco nei confronti delle masse e dei lavoratori. La borghesia e i suoi rappresentanti politici, per salvaguardare il loro sistema, i loro privilegi, i loro profitti, spingono le masse sempre di più verso la miseria e l’asservimento. Aumentano lo sfruttamento dei lavoratori e per farlo devono eliminare tutte le conquiste ottenute con le lotte operaie nel campo sindacale (eliminazione dei contratti nazionali, eliminazione del lavoro sicuro, a tempo indeterminato, eliminazione della giornata lavorativa di 8 ore, ecc.) devono fomentare la paura e l’insicurezza, devono fomentare il razzismo per spingere le masse ad “ammazzare il nemico”, devono fomentare la paura per spingere le masse alla delazione. La borghesia e i suoi lacché ti dicono in mille modi: “Ammazza il tuo simile in nome della democrazia e della pace, spara al lavoratore musulmano che fa fatica anch’egli ad arrivare a fine mese come e peggio di te, fai arrestare il tuo collega di lavoro che vuole lottare contro l’ingiustizia e fai ingrassare me, padrone del mondo”. La guerra tra i poveri è ciò che protegge il potere dei ricchi. Ciò che noi chiamiamo mobilitazione reazionaria delle masse.
Le masse non possono e non vogliono continuare a subire. La mobilitazione reazionaria delle masse è destinata a trasformarsi in mobilitazione rivoluzionaria.
I comunisti saranno comunque alla testa di questa mobilitazione.

NO alla messa fuori legge del comunismo!
No alla repressione dei comunisti!
Libertà per tutti i compagni arrestati!

Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
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