15/02/2007: NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE SOCIALI. SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI MILITANTI COMUNISTI ARRESTATI. ORGANIZZIAMOCI PER FERMARE E RESPINGERE LA REPRESSIONE


Il 12 febbraio 2007 a Milano, Torino, Padova e Trieste le forze della repressione dello stato della borghesia imperialista hanno sequestrato, imprigionato ed inquisito decine di compagni operai, studenti, tecnici accusati di essere colpevoli di organizzarsi e lottare contro questo sistema politico, economico e sociale che produce sfruttamento, alienazione e miseria materiale e sociale.
Tutto ciò avviene in un contesto in cui il governo di centro-sinistra sta predisponendo lo scippo del TFR dei lavoratori e l’allungamento dell’età lavorativa e l’ampliamento della base militare USA di Vicenza.
Tale ampliamento servirà a potenziare i progetti di guerra dell’imperialismo USA contro l’Iran, la Siria e tutti i paesi “non pacificati” dagli USA. Si sta affermando una strategia di guerra prolungata.
Non è casuale che questa operazione repressiva avvenga a pochi giorni di distanza dalla grande manifestazione che si terrà a Vicenza il 17 febbraio prossimo per bloccare l’ampliamento della base militare USA.
Si cerca di creare un clima di tensione e di provocazione da usare in funzione repressiva dei movimenti e delle lotte che cercano di organizzarsi al di fuori del controllo dei partiti istituzionali e dei sindacati confederali.
Si tenta, in sostanza, di riproporre e rilanciare una “strategia della tensione” con la quale tutti i partiti di governo ed opposizione si trovano concordi nel reprimere tutte le forze che si oppongono al sistema capitalistico ed, in particolare, le avanguardie ed i militanti comunisti.
Si cerca di scoraggiare ogni qualsiasi forma di opposizione contro le politiche antisociali del governo e della confindustria
I portavoce servili dei mass media amplificano il tentativo di criminalizzazione anche di un certo uso del linguaggio. I termini “lotta di classe”, “scontro sociale”, “nemico”, “lotta anticapitalista e antimperialista” vengono criminalizzati perché associati in modo bieco e strumentale al “terrorismo”. L’unico terrorismo vero che si conosce ed è ufficializzato è il terrorismo fascista e di stato ed il terrore prodotto dalle guerre di aggressione, oltre all’uso violento e strumentale dei mezzi di comunicazione di massa che diffondono notizie manipolate, false, parziali e mistificanti la realtà, vedi i programma di Vespa, Mentana, Annunziata, Costanzo e tutti i quotidiani in edicola.
Si cerca di mettere fuori legge la lotta di classe implicita nei rapporti di produzione capitalistici.
Non si vuole dare alcun spazio a forme di contrapposizione se non a quelle concertate tra rappresentanze sindacali, partiti e governo.
Il sistema tollera e comprende gli assassini ultras delle curve degli stadi perché funzionali alle loro politiche di contenimento delle tensioni sociali e colpisce ogni tentativo di organizzazione autonoma di classe al di fuori degli schieramenti istituzionali concordati e concertati.
Questa logica va spezzata senza timori e senza praticare forme di autocensura.
Non dobbiamo farci intimidire! Si deve reagire con razionalità e lucidità. Rilanciamo la mobilitazione di massa per non lasciare soli i compagni arrestati.
La borghesia, con le sue rappresentanze istituzionali di centro-destra e centro-sinistra, teme ed ha paura della mobilitazione e delle lotte delle masse lavoratrici ed usa ed userà tutti gli strumenti per reprimerle.
Prima si colpiscono le avanguardie, poi via via tutte le altre componenti autenticamente anticapitaliste.

Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione
Libertà per i compagni arrestati

Associazione L'altra Lombardia - SU LA TESTA
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