02/02/2007: GESTIRE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CON LE LOGICHE DEL PROFITTO
L’accordo sul pubblico impiego firmato da Governo e CGIL CISL UIL, (memorandum) è la degna conclusione della campagna portata avanti negli ultimi mesi contro i dipendenti pubblici, finiti sui titoli di tutti i giornali con l’etichetta di fannulloni.
Da una prima sommaria lettura del documento appare evidente che, in nome dell’ammodernamento della pubblica amministrazione, l’accordo recepisce tutte le peggiori proposte del Prof. Ichino (ex consulente CGIL) abilmente amplificate nelle ultime settimane dagli organi di stampa :
- esodi incentivati, a carico dei bilanci della pubblica amministrazione;
- ulteriori esternalizzazioni dei servizi;
- contrattazione integrativa finalizzata a differenziare il trattamento economico dei lavoratori sulla base anche di una valutazione da parte dei cittadini utenti;
- mobilità territoriale dei dipendenti, sempre incentivata con risorse di bilancio delle amministrazioni.
E’ evidente che questi indirizzi porteranno verso l’ulteriore smantellamento dei servizi pubblici, anche attraverso espulsione di personale e, cosa ancor più grave, saranno attuati concretamente nell’ambito dei prossimi rinnovi contrattuali dei vari comparti del pubblico impiego, ormai scaduti da 14 mesi.
Invece che rivendicare adeguati aumenti contrattuali (gli stanziamenti in Finanziaria coprono a malapena l’inflazione programmata), invece di denunciare i veri motivi dei problemi in cui si dibatte la pubblica amministrazione (esternalizzazioni al ribasso, precarizzazione, taglio delle risorse agli enti locali ed ai servizi sociali da questi erogati), CGIL CISL UIL fanno un bel regalo al Governo amico: la riforma della pubblica amministrazione (da giocare a livello di consenso elettorale della pubblica opinione) come merce di scambio della gestione dei miliardi provenienti dal TFR dei dipendenti pubblici, ormai prossimi ad essere coinvolti del meccanismo perverso dei Fondi pensione.
La logica che la pubblica amministrazione non deve funzionare per il cittadino pensionato lavoratore o studente, ma come un’azienda con il meccanismo del profitto e della produttività, è la filosofia che ispira tutto il memorandum. “La riorganizzazione della PA e delle funzioni pubbliche, a livello centrale e locale, deve essere ispirata all’obiettivo di accrescere la produttività del sistema paese.”
Di fronte a questo ulteriore attacco, pienamente condiviso da CGIL CISL UIL senza nemmeno consultare i lavoratori, è compito del sindacalismo di base mobilitarsi nei posti di lavoro per respingere l’accordo e riqualificare veramente la pubblica amministrazione.
19-1-07
Associazione Lavoratori Cobas
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