11/12/2006: No all’arresto del compagno Fabio Matteini
Questa mattina un'ennesima operazione di repressione preventiva dell’antiterrorismo del Ros (Reparto Operativo Speciale) dei carabinieri e della Procura romana, ha portato all’arresto il compagno Fabio Matteini di Firenze. L’accusa solita mossa contro questo comunista dai pm di Roma Franco Ionta e Pietro Saviotti, noti esponenti di fatto di un “tribunale speciale non dichiarato” della repubblica italiana, è quella di associazione sovversiva (270 bis cp) e banda armata con finalità di terrorismo.
L’accusa di terrorismo viene sempre più utilizzata dagli apparati della controrivoluzione preventiva per mettere fuori gioco gli oppositori rivoluzionari, democratici e progressisti da questo barbaro sistema economico e sociale. La magistratura e le numerose polizie politiche palesi e occulte di cui si avvalgono gli organi politici e istituzionali di questo stato borghese, spudoratamente non esitano a compiere in continuazione queste nefandezze.
La parola d’ordine in voga negli ambienti repressivi è quella di prevenire, contrastare a priori la lotta antagonista, la lotta di classe contro questo sistema fatto di miseria, di sfruttamento e guerra. In questo modo il governo Podri-D’Alema-Bertinotti non hanno cambiato la musica in fatto di repressione rispetto al precedente governo della banda Berlusconi-Bossi-Fini. La giustizia borghese, quella attualmente amministrata dal vecchio volpone democristiano Mastella, come il leghista razzista Castelli prima, si preoccupa da un lato di salvare i pari della sua classe sociale e dall’altro di continuare a colpire senza tregua le avanguardie comuniste e rivoluzionarie del proletariato, degli immigrati, degli islamici e tutte le avanguardie di lotta delle masse lavoratrici. Un sistema giudiziario che con le sue infinite inchieste contro il (n)PCI, i CARC, il Campo antimperialista, gli indipendentisti di A’ manca Pro s’ Indipendentizia, gli anarchici, gli antifascisti, ecc., vorrebbe servire al’esigenza borghese di neutralizzare e possibilmente distruggere i centri di aggregazione ed organizzazione della lotta delle masse che non si addomesticano agli interessi padronali, alle scelte draconiane della borghesia, alle loro guerre di conquista e di oppressione delle nazioni e popoli colonizzati dai gruppi imperialisti.
Questi loschi rappresentanti della politica borghese, sia essi al governo del Paese che per finta all’opposizione, mentre stanno per varare una nuova legge finanziaria di lacrime e sangue che elargisce sempre più miliardi di euro ai ricchi parassiti e miseria ai veri produttori della ricchezza, ai lavoratori, non provano alcun pudore nel perseguitare gli oppositori politici. Candidamente invece essi graziano e tirano fuori di galera, con finti indulti umanitari e giochetti procedurali, personaggi della grande borghesia industriale, commerciale, finanziaria e bancaria come, tanto per citarne qualcuno, Tanzi, Previti, De Benedetti, Vittorio Emanuele, Geronzi, Berlusconi, Colannino, Marcegaglia, Dell’Utri, ecc.. Tutta “brava gente” questa che la magistratura a volte condanna pure, ma che però, guarda caso, viene puntualmente assolta o esonerata dal pagamento delle condanne subite. Questa è la giustizia borghese!
Il compagno Matteini invece, senza alcuna prova di reato a suo carico, se non le solite illazioni studiate ad arte dagli imbroglioni dei servizi e da magistrati in vena di carriera, semplicemente perché si è avvalso del diritto di non rispondere durante l’interrogatorio e di non aver voluto collaborare con una giustizia classista, una magistratura speciale di fatto, notoriamente finalizzata a distruggere le coscienze rivoluzionarie, è stato per ritorsione carcerato.
La vera colpa di Matteini è di essere un militante comunista e di frequentare per questo motivo ambienti politici come il Centro Popolare Autogestito (CPA) di Firenze, che notoriamente opera per denunciare i misfatti di questo lurido, sanguinario e ingiusto regime borghese.
Per queste ragioni Fabio Matteini è stato mandato ad ingrossare la popolazione nelle patrie galere. Carceri di per sé disumane perchè le condizioni in cui versano sono di sovraffollamento e in condizioni igienico sanitarie non degne di un paese civile.
Matteini è stato dunque per le sue idee inviato tra gli oltre cento prigionieri politici (pp) presenti in Italia: comunisti, anarchici, ecologisti, antimperialisti, antifascisti, arabi, islamici, ecc. Tutti pp che tra l’altro sono tenuti in carceri speciali e a regimi duri EIV (Elevato Indice di Sorveglianza), spesso in isolamento estremo (41 bis) come lo sono da più di un anno i pp delle Br-Pcc Lioce, Morandi, Mezzasalma ed altri. Tutti prigionieri questi che testimoniano la realtà di un regime politico, economico e sociale infame e brutale. Un regime che dice di essere democratico, ma che in realtà è un regime dittatoriale camuffato di pochi filibustieri e parassiti in difficoltà e in declino, ma ancora bene armati ed organizzati per esercitare la violenza e l’oppressone sulla stragrande maggioranza delle masse che, giorno dopo giorno, si organizzano e si ribellano.
Libertà per il compagno Fabio Matteini!
Libertà per tutti i prigionieri politici!
No alle persecuzioni politiche contro i comunisti e le avanguardie del proletariato!
Sviluppare la solidarietà delle masse popolari con la resistenza dei rivoluzionari prigionieri!
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
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9-12-2006
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