03/12/2006: Convocazione incontro su carcere, isolamento, 41bis
A conclusione dei recenti incontri con alcuni compagni di diverse città, riteniamo matura la convocazione di un nuovo appuntamento. Con queste realtà, e con quelle incontrate nei precedenti incontri, condividiamo la necessità di una lotta alla controrivoluzione preventiva, in particolare contro il sistema carcerario caratterizzato dalla differenziazione e dall'isolamento, che trova la sua massima espressione negli infami regimi detentivi applicati con l’Alta Sicurezza, L’Elevato Indice di Vigilanza e con l'articolo 41bis del Codice Penale. Consideriamo esistano le condizioni per compiere un ulteriore passo nella costruzione di scadenze di lotta articolate.
Tenuti presenti i molteplici impegni di ciascuna realtà, non ultimo, come si può vedere dall'allegato, le assemblee del 9, 10 e i presidi del 17 dicembre, abbiamo concluso di fissare quale giornata dell'incontro accennato,
sabato 16 dicembre a Roma
alle ore 13,30 – in via Passino 20 (quartiere Garbatella)
Quest'ultimo appuntamento avrà come obiettivo di definire la data e le caratteristiche di un'assemblea generale e, a tal fine, di consolidare un'assunzione di responsabilità collettiva.
26 novembre 2006
OLGa - è Ora di Liberarsi dalle GAlere
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OLTRE LE SBARRE
Su un punto gli organi istituzionali si trovano sempre trasversalmente in perfetto accordo, dalla sinistra alla destra: la repressione e in particolare l’inasprimento dei reati associativi e la materia carceraria. Da sempre usati come mezzo per imprigionare e come deterrente i reati associativi hanno conosciuto negli ultimi anni adeguamenti sempre più volti ad allargare le possibili applicazioni. Il reato di associazione sovversiva (art. 270 c.p.), ha oramai lasciato il posto al 270bis (finalità di eversione e quindi reato di terrorismo) che da poco si è ‘dotato’ di ulteriori commi per colpire il ‘terrorismo internazionale’, e i cosiddetti fiancheggiatori.
Dopo anni nei quali nessun tribunale è riuscito a applicare il 270bis la Corte d’Assise di Pisa ha condannato per questo reato, nel luglio di questo anno, sei compagn*, di cui cinque facenti riferimento alla sede anarchica di Pisa con pene che variano da 6 anni a 3 anni e 6 mesi (processo COR).
Si tratta del naturale sbocco di una politica repressiva che ha trovato, in merito specialmente all’art. 270bis, in Pisanu uno dei massimi sostenitori. D’altronde già di per sé la genericità del bene difeso dall’articolo (l’ordine democratico) e quella delle nozioni di associazione sovversiva e di terrorismo (anch’esse divenute sempre più sfumate nei loro contorni) ne hanno fatto uno strumento estremamente versatile e di sempre più facile applicabilità e di conseguenza una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli individui che lottano con contenuti radicali contro questo sistema.
Da notare che due compagn* condannati sono stati arrestati nuovamente nel maggio di quest’anno (e quindi nel bel mezzo del processo COR) con la stessa imputazione. Insieme a loro, altri 8 compagn* di Pisa sono in custodia cautelare (di cui oggi 2 in carcere e 6 ai domiciliari) sempre per l’art. 270 bis e due reati specifici. Stavolta l’inchiesta si chiama ‘gruppi di affinità’ che svela ciò che era già da tempo nell’aria e cioè che il 270bis vuole colpire tutte quelle realtà che non hanno necessariamente strutture organizzative definite; è sufficiente la conoscenza e la frequentazione in ambito di lotta per essere definiti una associazione sovversiva con l’aggravante del terrorismo.
E con l’etichetta di terrorista il minimo che può capitare è l’essere inseriti nel circuito EIV (Elevato Indice di Vigilanza) che automaticamente significa isolamento, censura o blocco della corrispondenza, dispersione. Quello dell’EIV è lo scalino appena prima del 41bis, regime nato per colpire i mafiosi e
ben presto applicato ai militanti politici rivoluzionari. Queste forme di regime carcerario (che non sono legate a fatti specifici ma alla dichiarata pericolosità dell’individuo) hanno come scopo quello di annientare la persona o quello di farla ritornare sulla sponda dello Stato, cercando di minare la loro identità politica.
INCONTRO DISCUSSIONE SULL’ART. 270 bis E LA SUA APPLICABILITA’ (con riferimenti al processo COR e alla nuova manovra repressiva a Pisa), ISOLAMENTO, 41BIS E EIV, FORME DI LOTTA.
MILANO, DOMENICA 10 DICEMBRE ORE 16,30 – LIBRERIA CALUSCA, via Conchetta n.18
Interverranno: un compagno di Pisa del Silvestre, AVV.GIUSEPPE PELAZZA (Milano), Collettivo OLGA (Milano), avvocata LETIZIA TONOLETTI (Parma), a seguire Buffet Vegano.
PISA, SABATO 9 DICEMBRE ORE 16 – CIRCOLO “IL SILVESTRE”, via del Cuore n.1
INTERVERRANO COMPAGNI DA PISA, Collettivo OLGA (Milano), AVV.TA LETIZIA TONOLETTI (Parma). A seguire cena Vegana.
Rompere l’isolamento e stare al fianco dei compagni imprigionati solidarizzando con le loro lotte senza indietreggiare è un modo per ribadire la nostra solidarietà e la nostra complicità con chi decide di stare dall’altra parte della barricata.
Anarchiche e anarchici di via del Cuore Pisa, alcune compagne della Villa Occupata-Milano e Senza Gabbie.
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PRESIDIO SOTTO LE CARCERI, DOMENICA 17 DICEMBRE
In solidarietà con i compagni del Silvestre di Pisa e con tutti i detenuti
Da più di sette mesi quattro compagni del circolo anarchico ecologista il Silvestre di Pisa sono detenuti preventivamente con l’accusa di associazione sovversiva e alcuni reati specifici, tra cui il sabotaggio di un traliccio dell’alta tensione della linea La Spezia-Acciaiolo. Altri cinque sono ai domiciliari e due con obbligo di dimora. Due di loro sono stati condannati il sette Luglio scorso per associazione sovversiva al processo sulle Cor.
Fin dall inizio la loro carcerazione è stata assai dura essendo stati posti in regime EIV (Elevato Indice di Sorveglianza): isolamento, censura, per alcuni blocco totale della posta, dispersione sul territorio. Oggi la situazione non è molto diversa (tranne che per Beppe a cui sono stati concessi i domiciliari e per Mariangela alla quale sono stati tolti i domiciliari con obbliga di dimora), la censura è stata rinnovata e i trasferimenti richiesti per avvicinarsi ai familiari sono rimasti lettera morta. Il regime EIV, passo prima del 41bis, mira a smorzare la loro determinazione, i loro ideali e le lotte portate avanti dagli arrestati in anni di battaglie in difesa della terra, degli animali e contro la logica dello sfruttamento umano in nome del profitto, che è il fondamento del sistema democratico e patriarcale in cui viviamo. Altrettanto evidente è la volontà di cancellare una realtà anarchica a Pisa, che da sempre ha attirato le manovre repressive riuscendo però sempre a mantenersi in vita. Non è una novità che quando si cerca di alzare la testa, usandola autonomamente rispetto ad un unico e omologato pensiero o si esprime con il cuore e la passione un radicale dissenso, un qualsiasi potere non può che reprimere per sopravvivere. E cosi è stato per i nostri amici del Silvestre. Noi fuori abbiamo un’arma che è la solidarietà, che non solo è importante per i prigionieri per meglio fronteggiare il carcere e le sue torture, ma dà anche continuità alle loro e alle nostre lotte.
Il 18 dicembre Betta, Silvia e Costantino inizieranno uno sciopero della fame di cinque giorni in solidarietà con i prigionieri politici turchi, che lottano da anni contro il regime F delle carceri speciali e che ogni anno insieme a parenti e compagni ricordano con questa pratica di resistenza un episodio gravissimo avvenuto nel 2000, quando fu ordinato un massacro dallo stato turco per mano dell esercito, che uccise 28 prigionieri in venti carceri dopo che 1000 detenuti politici iniziarono digiuni di protesta che li portarono fino alla morte.
Per essere al fianco delle nostre compagne e dei nostri compagni si terranno davanti ai carceri di Voghera, Bologna, Benevento e Napoli (dove sono rinchiusi Costantino, Silvia, Betta e Federico) quattro presidi in contemporanea.
VOGHERA Via dei Prati Nuovi 7, dalle ore 14
BOLOGNA c.c. La Dozza Via del Gomito 2, dalle ore 16
NAPOLI c.c. Poggio Reale Via Nuova 179, dalle ore 10
BENEVENTO c.c. via Novelli 1, dalle ore 15
SPOLETO Lunedì 18 Dicembre,via Maiano 10 - primo pomeriggio saluto a Francesco Gioia, ancora detenuto per la condanna al processo “COR”.
VILLA OCCUPATA MILANO, SENZA GABBIE, ANARCHICI VIA DEL CUORE PISA, GIU’ MURA GIU’ BOX FORLI’ BOLOGNA
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