02/12/2006: Dichiarazione alla stampa di MARIA GRAZIA ARDIZZONE, ALESSIA MONTEVERDI, MORENO PASQUINELLI in vista dell'udienza preliminare del 1° dicembre a Perugia
Giriamo questo comunicato dei compagni del Campo antimperialista (Ca) in segno di solidarietà e contro la loro persecuzione e repressione da parte dello Stato borghese italiano.
La particolarità della persecuzione politica di questi compagni e l’accanimento giudiziario contro di essi, che avviene senza soluzione di continuità anche sotto il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (PAB), sta nell’obiettivo che la borghesia imperialista italiano vuole conseguire contro le varie forme della solidarietà internazionale di classe. Per colpire la solidarietà internazionale di classe lo Stato italiano legiferò le modifiche al cp relativo all’articolo 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) estendendolo anche a chi aiuta ipotetici “terroristi” (in realtà, comunisti, rivoluzionari, democratici, indipendentisti, ecc).
In questo caso la colpa dei compagni oggetto di una delle tante persecuzioni politiche, è di avere dato aiuto a due comunisti turchi, Avni e Zeinep dal 2004 ancora nelle galere italiane, perseguitati dallo Stato fascista turco.
Proprio in questi giorni un pezzo importante del potere economico, politico e culturale dell’Italia, il Vaticano, è andato ad omaggiare lo Stato della Turchia che notoriamente è segnalato da vari organismi internazionali, per essere un regime dove vige la persecuzione politica, la tortura, l’annientamento dei prigionieri politici nelle carceri di isolamento, la sistematica violazione dei diritti democratici, l’oppressione di vari popoli e culture e in definitiva la violazione dei più elementari diritti umani.
Anche l’attuale governo PAB che colpisce le masse popolari con la sua politica economica e sociale senza nulla invidiare al precedente governo della banda Berluscon, nel tollerare questa persecuzione contro i compagni del Ca, ma anche nel tollerare tante altre persecuzioni che limitano le libertà di pensiero, di parola e di associazione politica, come quella contro i compagni sardi di A Manca pro s’ Indipendentizia, del (n)PCI (oggi inizia a Parigi la prima udienza che porterà a gennaio prossimo quasi sicuramente alla richiesta di estradizione da parte del PM P. Givagnoli, così da rinviare a giudizio per 270bis una trentina di compagni), del partito dei CARC,di vari gruppi di anarchici e antifascisti, di gruppi di islamici, di immigrati, ecc., rivela e conferma inequivocabilmente da quale parte sta.
No alle persecuzioni politiche!
Solidarietà a MARIA GRAZIA ARDIZZONE, ALESSIA MONTEVERDI, MORENO PASQUINELLI!
Libertà per Avni e Zeinep!
1-12-06
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
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Dichiarazione alla stampa di MARIA GRAZIA ARDIZZONE, ALESSIA MONTEVERDI, MORENO PASQUINELLI in vista dell'udienza preliminare del 1° dicembre a Perugia
«Il nostro crudele arresto del 1 aprile del 2004 fece in un baleno il giro del mondo. Venne sgominata, dissero gli inquirenti, una temibile organizzazione terroristica internazionale. In realtà la cosiddetta "Operazione Tracia", fortemente voluta dal governo Berlusconi, è stata la più grande montatura poliziesca che l'Umbria abbia mai conosciuto.
L'accusa che saremmo stati dei terroristi venne infatti destituita di ogni fondamento sia dal Tribunale del Riesame (che ci fece scarcerare dopo 24 giorni di prigionia) che dalla suprema Corte di Cassazione. Gli ambienti più filo-americani e filo-turchi del governo Berlusconi, di cui la Procura di Perugia si fece strumento, subirono quindi una cocente sconfitta.
Davanti ai giudici noi ammettemmo il nostro unico e presunto "crimine": l'amicizia con un uomo perseguitato dal regime sanguinario e antidemocratico della Turchia.
Malgrado il governo delle destre che perseguitava il Campo Antimperialista sia stato mandato a casa, malgrado le decisioni del Tribunale del Riesame e della Corte di Cassazione, i nostri accusatori hanno inoltrato la richiesta di processarci. Deciderà il Giudice dell'Udienza Preliminare.
Consapevoli che quella del 1 aprile 2004 è stata un'operazione sgangherata e ingiusta; convinti di essere stati puniti solo per la nostra trasparente e sincera militanza in favore di tutti i popoli che lottano per la loro libertà; forti della solidarietà espressaci a tutte le latitudini e dai più diversi ambienti; andiamo sereni e a testa alta all'Udienza preliminare, certi che la verità si affermerà anche nelle aule della Giustizia».
MARIA GRAZIA ARDIZZONE, ALESSIA MONTEVERDI, MORENO PASQUINELLI
Perugia 30 novembre 2006
http://www.autprol.org/